I portavoce nazionale e provinciale di Potere al Popolo, Marta Collot e Gianfranco Santini, condannati a una pena pecuniaria per una manifestazione non autorizzata a maggio 2023: «È un atto di repressione del dissenso»
«Da una parte ci stiamo opponendo tramite gli avvocati – dicono Collot e Santini –, dall’altra denunciamo politicamente questo ulteriore attacco a ogni forma di critica, come stiamo vedendo in tanti altri ambiti in questo periodo. Questi decreti si sommano infatti al clima di censura di queste settimane in tutta la regione, un territorio in cui chi porta avanti le lotte a difesa dell’ ambiente e per la pace viene individuato come un nemico da un sistema di potere che vacilla sempre più sotto il peso delle proprie contraddizioni».
Secondo Pap la gestione del post alluvione continua a essere drammatica: «Il governo (di cui il prefetto è il rappresentante istituzionale sul territorio, ndr) continua a tergiversare sul finanziamento dei fondi per i rimborsi alle famiglie e per la messa in sicurezza del territorio. La Regione e i Comuni intanto fanno di tutto per non assumersi la responsabilità di una gestione disastrosa del nostro fragile territorio, che da decenni viene cementificato anche grazie alla pessima legge regionale sull’urbanistica. Questo processo continua con altre grandi opere inutili, a partire dal rigassificatore di Ravenna e dagli allargamenti dell’autostrada del passante di mezzo a Bologna che serve anche come collegamento all’allargamento della A14 per Ravenna, così come non si fermano le lottizzazioni del nostro territorio per la continua espansione delle zone urbanizzate così come dei centri commerciali».