È stato approvato nelle scorse settimane l’ordine del giorno presentato in consiglio comunale a Faenza dal Partito Democratico volto riequilibrare l’importante divario di genere nella nomenclatura topografica della città.
La mappatura svolta dall’Associazione “Toponomastica Femminile” ha fatto emergere che in città gran parte delle vie sono dedicate a uomini: si parla di 365 vie e piazze intitolate a figure maschili a fronte di sole 19 intitolate a figure femminili. Di queste 19 poi, solamente 11 sono dedicate a figure estranee al mondo religioso. Il testo presentato in comune impegna il Sindaco e la Giunta a formalizzare la volontà di dedicare le nuove vie, piazze, aree verdi, strutture sportive o educative a personalità femminili ad oggi non adeguatamente rappresentate nella toponomastica cittadina.
Nonostante il testo sia stato approvato a maggioranza, ha fatto discutere la scelta da parte di Fratelli d’Italia e Lega di bocciare l’ordine, mentre Progetto Civico Faentino si è astenuto: «Davvero non se ne capiscono le ragioni: anche e soprattutto dai linguaggi simbolici ed espressivi passano i grandi cambiamenti culturali della società. Poter riconoscere figure femminili meritevoli locali e nazionali nelle strade della propria città c ontribuisce giorno dopo giorno ad instillare consapevolezza nelle generazioni più giovani e non solo che anche per le donne è possibile arrivare a posizioni di leadership e contribuire al benessere e al progresso della società. Il riequilibrio della parità di genere nella toponomastica cittadina è solo uno di tanti strumenti che possono rendere l’uguaglianza davvero effettiva e non sono solo sbandierata a parole – commentano dal Partito Democratico – dispiace questo esito perché al di là del tentativo di arrampicarsi sugli specchi, certifica nei fatti il persistere anche tra le forze politiche faentine di pregiudizi non più giustificabili e accettabili».
Di seguito l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare
Per una maggiore parità di genere nella toponomastica faentina
- la denominazione delle vie e delle piazze, l’intitolazione delle strutture educative, sociali, sportive e di altro luogo pubblico, comprese le iscrizioni e lapidi commemorative, sono di competenza dell’Amministrazione Comunale e sono da considerarsi elementi costitutivi della memoria storica collettiva delle città e come tali meritano di essere tutelati;
- l’articolo 9 del Regolamento della toponomastica e numerazione civica attualmente in vigore prevede che “nell’attribuzione di nuove denominazioni relative a persone fisiche deve essere perseguita una proporzionalità di genere tra uomini e donne”, senza tuttavia considerare l’importante squilibrio storico nelle precedenti attribuzioni;
- di recente, a seguito di una ricerca avviata a livello nazionale, è emerso che i personaggi cui sono dedicati strade, piazze, giardini, edifici e luoghi urbani sono in maggioranza figure maschili, non riconoscendo il contributo altrettanto fondamentale dato da tante donne nella storia;
- l’Associazione “Toponomastica Femminile” ha effettuato una mappatura dei nomi assegnati a strade, piazze, giardini ed è emerso che nella nostra città gran parte delle vie sono dedicate a uomini, in particolare, su solo 19 strade sono intitolate a figure femminili a fronte di 365 vie/piazze intitolate a figure maschili;
- l’intitolazione di una strada non è solo una celebrazione ma è anche il riconoscimento di un valore e che le stesse denominazioni possono contribuire a creare una cultura della parità di genere.
Considerato che:
- la prima attuazione delle pari opportunità passa soprattutto attraverso la maturazione culturale di questo valore;
- è importante tributare questo valore a tutte le persone che hanno contribuito a scrivere la storia del nostro paese;
- la toponomastica è solo un piccolo tassello della questione relativa al rispetto di genere nelle istituzioni e nei luoghi di rappresentanza del nostro paese, ma comunque significativo per il suo valore fortemente emblematico.
Impegna il Sindaco e la Giunta a:
- formalizzare, tramite apposita modifica del Regolamento comunale della toponomastica, la volontà di dedicare le nuove vie, piazze, aree verdi, strutture sportive o educative a personalità femminili ad oggi non adeguatamente rappresentate nella toponomastica cittadina;
- implementare una ricognizione delle aree pubbliche attualmente non intitolate e procedere alle intitolazioni contribuendo al riequilibrio di una toponomastica al momento troppo sbilanciata in senso maschile.