Lo scrutinio delle schede elettorali per le Europee è ultimato in provincia di Ravenna e i dati vedono (a differenza del voto nazionale) il Partito democratico nettamente in testa, seguito da Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle.
Il Pd arriva al 38,1 percento, in miglioramento di 4 punti rispetto alle Europee 2019 sebbene i voti assoluti siano stati circa 2mila in meno per effetto del calo dell’affluenza di 9 punti (da 67,1 a 58,1). A livello italiano il Partito democratico si è invece fermato al 24 percento.
Al secondo posto si assesta Fdi con un 27,2 percento che significa addirittura 23 punti (e quasi 38mila voti assoluti) in più di cinque anni fa. In Italia il partito di Meloni è il primo con il 28,8.
Terzo posto in provincia per il Movimento 5 stelle con il 7 percento (12,9 nel 2019), ancora peggio rispetto al già deludente risultato nazionale (10 percento).
I dati certificano poi il crollo della Lega rispetto alla precedente consultazione europea: oggi il Carroccio in provincia vale il 6,2 percento mentre nel 2019 arrivò al 32, a soli due punti percentuali dai democratici. In cinque anni ha perso oltre 53mila voti in termini assoluti.
A livello nazionale la Lega è invece di poco sopra al 9.
Alleanza Verdi Sinistra tallona in provincia il movimento di Matteo Salvini con il 5,9 (a livello nazionale è addirittura al 6,7), così come Forza Italia (5,6, mentre a livello italiano è sorprendentemente quasi al 10 percento), mentre non raggiungono la soglia di sbarramento nemmeno nel Ravennate, fermandosi al 3,2 percento, Azione e Stati Uniti d’Europa (divisi da poche decine di voti a favore di Calenda) e poi Pace Terra Dignità (2,5, contro il 2,2 ottenuto a livello nazionale). Altri partiti con percentuali sotto l’1 percento (0,8 Libertà, 0,4 Alternativa Popolare, 0,2 Svp).
Dando una rapida occhiata ai vari comuni della provincia, ce ne sono due in cui Fratelli d’Italia è primo partito: Brisighella e Sant’Agata sul Santerno, mentre a Castel Bolognese (32 voti di differenza) e Cervia il vantaggio del Pd su Fratelli d’Italia è ridotto al minimo.