sabato
21 Giugno 2025
Alluvione

La presidente della Regione approva lo strappo del sindaco di Faenza

Massimo Isola pronto a fare i lavori senza le autorizzazioni e Irene Priolo lo appoggia: «Ha la nostra comprensione e sostegno politico e tecnico»

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Elena Zannoni Irene Priolo Federico Settembrini
Elena Zannoni, a sinistra, durante un sopralluogo con la presidente della Regione Priolo

La presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, approva la “disobbedienza istituzionale” annunciata dal sindaco di Faenza, Massimo Isola, che intende procedere con lavori di messa in sicurezza senza attendere le autorizzazioni e ha promesso rimborsi a fondo perduto dal Comune agli alluvionati. «Il sindaco Isola ha ragione – ha detto Priolo ieri, 25 settembre, durante un sopralluogo a Castel Bolognese alla diga Steccaia dove il Senio ha tracimato la notte tra il 18 e il 19 settembre –. Siamo con lui e lo stiamo sostenendo con tutte le azioni possibili. Ha fatto bene ad adottare misure immediate. Siamo con lui come Regione, ha tutta la nostra comprensione e sostegno politico e tecnico».

Priolo ha portato il caso Faenza anche all’attenzione del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione dopo l’alluvione del 2023: «Gli ho detto di definanziare dal Pnrr gli interventi che il sindaco vuole fare in somma urgenza e che non può fare come fondi dal Pnrr. Così potrà operare pienamente».

Isola, con un post su Facebook, ha ringraziato «i tanti sindaci, amministratori e cittadini che mi hanno chiamato e scritto per trasmettermi sostegno e solidarietà».

Quella di Priolo, però, al momento è l’unica uscita pubblica a favore del primo cittadino manfredo. Di segno opposto le dichiarazioni di Elena Zannoni, sindaca di Lugo e compagna di partito.

La mossa di Isola viene invece replicata da Francesco Tassinari, sindaco di Dovadola (Forlì-Cesena) e presidente dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese, civico eletto anche con l’appoggio del centrodestra: «Ho scritto una lettera via Pec alla Regione per chiedere di fare i lavori per conto mio – sono le parole riportate dal quotidiano Il Resto del Carlino –. Abbiamo un paio di strade lesionate e impraticabili con aziende agricole e attività di agriturismo. Ebbene, dopo un anno e mezzo non hanno iniziato nemmeno la progettazione dei lavori, sebbene i fondi ci siano, circa 300mila euro. Non posso permettermi di lasciarle ancora chiuse. Più tempo si aspetta e peggio è. Condivido ciò che dice il sindaco di Faenza, anche se un Comune così grande può permettersi di progettare per conto proprio, noi no».

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