Faenza non aspetta più: «Faremo i lavori al Marzeno senza le autorizzazioni»

Il sindaco Massimo Isola scrive al presidente della Repubblica per annunciare la decisioni di rompere lo schema delle competenze: «Daremo diecimila euro a fondo perduto a chi ha avuto due alluvioni». E poi bacchettate a Hera: «Non è stata all’altezza, ora faccia la sua parte»

461267882 18424413445074038 416446074059743397 NAlla terza alluvione in sedici mesi il sindaco di Faenza, Massimo Isola, decide di fregarsene del protocollo e con la giunta comunale si assume la responsabilità di agire in deroga rispetto alle attuali competenze degli altri enti. «Iniziamo da soli i lavori di messa in sicurezza del torrente Marzeno per prevenire quello che, realisticamente, potrebbe accadere di nuovo e metteremo a disposizione risorse economiche a fondo perduto per le famiglie alluvionate più volte. Pretenderemo inoltre da Hera l’assunzione delle proprie responsabilità non come semplice spettatore ma come parte del sistema territoriale di sicurezza idraulica».

La decisione rompe lo schema delle competenze che, secondo Isola, finora ha ingessato gli interventi di messa in sicurezza del territorio: «Negli ultimi 16 mesi è stato difficile spiegare “quale amministrazione si deve occupare del singolo intervento”. Per quanto ci riguarda, oggi finisce il tempo dei rimpalli di responsabilità. Ringrazio i dirigenti e i tecnici dell’Unione della Romagna Faentina per il rischio che hanno scelto di assumersi, accettando di firmare gli atti che servono a procedere».

460624760 18423420463074038 6090123725865289919 NIl primo cittadino ha inviato una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per metterlo al corrente dell’iniziativa: «Durante la sua visita a Faenza, organizzata nel 2023 in seguito alle alluvioni di maggio, il presidente mi aveva chiesto di contattarlo in caso di necessità. Oggi la nostra città è sofferente, stremata e, giustamente, impaurita».

Ecco, quindi, cosa succederà da oggi:

  1. Senza attendere le autorizzazioni visto che c’era già stato un via libera informale e anche se non di diretta competenza del Comune, l’amministrazione comunale inizierà subito i lavori per la messa in sicurezza del Marzeno, responsabile degli allagamenti della zona di via Cimatti e di alcune zone del forese come via San Martino e altre. Seguiremo l’idea progettuale già presentata nel febbraio scorso e contenuto nell’ordinanza 13 bis della struttura commissariale, mai fino ad oggi approvata e finanziata. Si tratta di un sistema che consenta di raccogliere e bloccare l’acqua prima che raggiunga le abitazioni. Abbiamo preso contatto con i proprietari dei terreni per trovare un accordo e i tecnici sono già sul campo in modo che i lavori possano iniziare fin da subito.
  2. Ogni nucleo familiare che ha subìto almeno due alluvioni negli ambienti abitativi ubicati fondamentalmente nei piani terra riceverà un contributo di diecimila euro a fondo perduto come sostegno alle spese sostenute dopo il 19 settembre 2024, per le necessità della famiglia: non solo per il ripristino dell’abitazione, ma anche, ad esempio, per il pagamento di bollette, rette, mutui e qualsiasi altra necessità. Il contributo è totalmente a carico del Comune di Faenza e sarà finanziato anche attraverso le donazioni che arriveranno. Isola conta di inviare i soldi nei conti correnti nel più breve tempo possibile e chiederà che queste risorse non siano sostitutive ma aggiuntive alle altre misure come Cis e Cas previste dal sistema di Protezione Civile.
  3. Il sindaco critica Hera: riconosce che ha fatto un grande lavoro di progettazione e ripensamento dell’intero sistema fognario «ma in questa emergenza non è stata all’altezza». Queste le richieste alla multiutility: entro 30 giorni sostituire il dispositivo di idrovore mobili con postazioni fisse nelle aree più critiche e già individuate nel piano d’azione messo a punto insieme, garantendo in caso di emergenza un presidio costante; avviare entro 60 giorni tutti i cantieri dei bypass previsti nel piano di intervento come “imminenti”, in particolare per i quartieri Orto Bertoni e Bassa Italia; una ulteriore ricognizione immediata degli scarichi a fiume, verificandone l’operatività e intervenendo subito per la loro eventuale manutenzione.
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