La “Via Maestra – Insieme per la Pace” della provincia di Ravenna (di cui fanno parte una trentina di associazioni tra cui Arci, Anpi, Cgil, Casa delle Donne, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Donne in nero, Libera, Udi e Over All Faenza) fa propria la campagna promossa dalla Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente per l’immediato riconoscimento dello Stato di Palestina.
«Ci rivolgiamo ai sindaci della nostra provincia – si legge in una nota inviata alla stampa – con la richiesta di trasmettere ai Presidenti dei consigli comunali, agli assessori competenti, alle consigliere e ai consiglieri la lettera con la quale la campagna è stata promossa e una bozza di ordine del giorno che alcune importanti città, come Firenze e Milano, hanno già approvato».
I promotori hanno spedito la lettera ai sindaci e, contestualmente, «in ogni città una nostra delegazione chiederà al sindaco un incontro per illustrare le nostre ragioni e verificare un sollecito inserimento dell’ordine del giorno nel calendario dei lavori del consiglio comunale. Una nostra delegazione seguirà il dibattito nei vari consigli comunali. Avremo cura di informare di questa nostra azione anche il Prefetto di Ravenna».
La Via Maestra ha inoltre predisposto un proprio calendario di presidi permanenti «per la fine del massacro del popolo palestinese, che molte autorevoli voci dicono possa definirsi genocidio». Il primo presidio è previsto per il 26 ottobre, nel contesto della mobilitazione nazionale straordinaria contro la guerra promossa da moltissime associazioni, con il motto “Fermiamo le guerre. Il tempo della pace è ora!”.
Il presidio si terrà ogni sabato, fino alla fine di novembre, dalle 17 alle 18, in luoghi che variano a seconda della agibilità degli spazi. Questo il calendario:
- 26 ottobre, piazza Anita Garibaldi
- 2 novembre, Piazza del Popolo
- 9 novembre, Piazza del Popolo
- 16 novembre, piazza Andrea Costa
- 23 novembre, spazio da verificare
- 30 novembre, Piazza Andrea Costa