L’ex sindaca di Bagnacavallo, Eleonora Proni del Partito democratico, è stata la più votata tra i 40 candidati nel collegio di Ravenna alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna. La 54enne ha raccolto 8.852 preferenze: è stata indicata da circa un elettore su sei del Pd conquistando così un seggio nell’assemblea a Bologna. Nel 2020 la più votata in provincia fu la faentina Manuela Rontini (Pd) che prese circa 1.600 preferenze in meno.
«Voglio ringraziare davvero tutti voi per la fiducia che mi avete accordato scrivendo il mio nome sulla scheda – è il commento di Proni dalla sua pagina Facebook –. Un fiducia che ho intenzione di onorare per tutto il mandato. Grazie a tutti voi che avete votato, credendo nell’importanza di esercitare un diritto fondamentale; a tutti voi che mi avete supportato in questa campagna elettorale, con i volantinaggi, con gli incontri, con le parole, i passaggi in auto, i sorrisi e il sostegno; a tutti voi che siete venuti ad ascoltare i comizi, incontrarmi ai mercati, per strada; a tutti voi che avete creduto in una Emilia-Romagna libera di sognare, capace di fare».
Tra i 50 membri del consiglio regionale ci sarà anche Niccolò Bosi, collega di partito di Proni e attuale presidente del consiglio comunale a Faenza. Per Bosi le preferenze sono state 5.813.
Proni e Bosi hanno fatto meglio di un altro piddino, campione di preferenze nelle tornate elettorali nel comune di Ravenna: Massimo Cameliani, oggi presidente del consiglio comunale di Ravenna. Per l’ex assessore le preferenze sono 4.660.
Il terzo eletto dal collegio ravennate è del centrodestra: Alberto Ferrero, segretario provinciale di Fratelli d’Italia e capogruppo in consiglio comunale a Ravenna. Con 3.183 preferenze Ferrero ha preceduto il compagno di partito Stefano Bertozzi (2.666).
Gli altri cinque nomi che completano la top 10 provinciale vengono da Pd, Fdi, Futura e dalle liste civiche con il nome dei candidati presidenti De Pascale e Ugolini. In buona sostanza il duello fra coalizioni nella top ten finisce 7-3 per il centrosinistra.
Alcune particolarità da segnalare tra gli altri 30 candidati (qui un pdf con tutta la graduatoria).
Prestazione notevole per la più giovane in corsa: la lughese Desy Maja, 21 anni appena compiuti, ha portato 571 voti nelle casse di Fratelli d’Italia.
La più votata della Lega è stata Roberta Bravi (402) che la scorsa primavera era stata indicata dal Terzo polo come candidata sindaca a Lugo prima che la coalizione facesse dietrofront.
La gara fra assessori se la aggiudica Igor Gallonetto (grillino in giunta a Ravenna) che incassa 331 voti e precede il collega di partito Massimo Bosi (in giunta a Faenza, 281) e Maria Pia Galletti (a Lugo per Avs, 171).
Non ci sono stati candidati con zero preferenze: la meno votata è Franca Mori, la candidata più anziana (quasi 70 anni) che correva per la lista comunista Pace Ambiente Lavoro e ha preso 24 voti.