L’assemblea di Ravenna in Comune, associazione di sinistra che nel 2016 si presentò alle elezioni amministrative con una lista a sostegno di Raffaella Sutter, si è tenuta nella serata del 21 febbraio per portare avanti il progetto verso la prossima tornata elettorale locale con la presenza della lista.
L’Assemblea ha eletto alla carica di portavoce Paolo Secci, in passato presidente dell’associazione e membro storico del gruppo costitutivo della lista. Sono stati attivati i gruppi indispensabili alla costruzione della campagna elettorale e sui quali si basa il lavoro collettivo: ai gruppi Comunicazione e Organizzazione, che non hanno mai interrotto l’attività, si sono aggiunti i gruppi Programma, Regole e Candidature. Quest’ultimo ha come primo obiettivo la presentazione alla valutazione della prossima assemblea di una o più candidature al ruolo di sindaco. A questo proposito è stata decisa la convocazione per mercoledì 5 marzo.
«Al termine di un vitale dibattito – si legge nella nota di Ric – è stata confermata la necessità di presentarsi al voto per dare rappresentanza ad una idea di amministrazione pubblica incentrata sul pubblico in senso proprio, ovvero su quei servizi pubblici di qualità, per i quali vengono pagate le tasse e quindi non ammettono ulteriore costo, forniti grazie al lavoro di dipendenti pubblici con strutture e mezzi pubblici. Una idea di pubblica amministrazione antagonista e inconciliabile con quella liberista e privatizzata portata avanti da centrosinistra e centrodestra che ci rende indisponibili a qualunque forma di alleanza elettorale con il centrosinistra ed il centrodestra».
Ravenna in Comune parteciperà domani, 23 febbraio, al presidio ambientalista promosso dal coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”, del quale Ravenna in Comune è parte attiva, alle 14.30 a Marina di Ravenna nei pressi del Molo Dalmazia per protestare contro l’imminente arrivo della nave rigassificatrice Bw Singapore. «Stupisce che abbiano dichiarato la loro adesione alla manifestazione anche forze politiche che fanno parte della coalizione di centrosinistra e che per bocca del candidato sindaco del Pd considera il rigassificatore un volano di sviluppo. Evidentemente iniziano i dubbi anche dalla parte che ha approvato in fretta e furia un progetto che ha sottratto un miliardo e mezzo di euro di pubbliche risorse dando in cambio solo rischi e danni».