La piscina comunale di Ravenna ha un nuovo gestore. Dall’1 maggio la società Coopernuoto di Reggio Emilia è subentrata alla Pool 4.0. Le società di nuoto attive nell’impianto di via Falconieri sono state messe al corrente dell’avvicendamento con una lettera ricevuta solo il 3 maggio, a cose già fatte, dal nuovo gestore e non dal Comune che rimane proprietario della struttura.
La circostanza è resa nota alla stampa oggi, 4 maggio, da Ravenna al Centro, la lista civica nata proprio dalla collaborazione delle diverse società di nuovo che si presenteranno alle elezioni comunali di fine maggio con Maurizio Miserocchi come candidato sindaco.
In un lungo comunicato stampa, Ravenna in Centro si chiede a che titolo e su quale presupposto Coopernuoto subentri: «Pool 4.0 non può cedere per legge il contratto a Coopernuoto. Coopernuoto non risulta del resto avere acquisito la società Pool 4.0. Quali atti contrattuali e debitamente motivati relativi al subentro, in grado di chiarire senza ombra di dubbio la situazione, sono stati perfezionati dal Comune e che consentono il subentro di Coopernuoto?».
La Pool 4.0 ha avviato la gestione della piscina a seguito dell’assegnazione di una procedura negoziata ad inizio 2020 per l’affidamento per soli 12 mesi, con possibilità di ulteriore rinnovo per altri 12 mesi. Il rinnovo è scaduto a maggio 2022 ed è seguita una sequela di proroghe continue. In cinque anni, quindi, due soli anni sono stati coperti da una gara e tre invece no.
Come noto, sono cominciati da pochi mesi i lavori per il rifacimento completo con ampliamento dell’impianto (spesa di circa 20 milioni). L’opera viene eseguita in regime di project financing e l’affidatario di fronte al Comune è Arco Lavori e Coopernuoto è stata indicata dal concessionario come gestore dell’impianto.
Ravenna al Centro sottolinea che il subentro non può essere la gestione del project «perché il capitolato prevede espressamente che “la concessione inizierà dalla entrata in esercizio del nuovo impianto realizzato dal concessionario a seguito di completamento delle opere e collaudi”. Ma se i lavori ritardassero, e a Ravenna è noto come negli ultimi anni i tempi di realizzazione dei lavori pubblici non vengano mai rispettati, magari persino per colpa dello stesso attuatore, questo si troverebbe paradossalmente già immesso nella gestione dell’impianto e nella comoda situazione di incassare comunque il corrispettivo annuo dal Comune. È del tutto evidente che Coopernuoto riesce a mettere di fatto le mani sulla gestione diversi anni prima della conclusione dei lavori del project e quindi al di fuori del project stesso».
La lista civica promette di continuare a denunciare pubblicamente le scelte sbagliate fatte da questa amministrazione comunale: «Siamo apartitici anche perché, di fronte ad una questione di evidente prolungata anomalia, nessuno da una parte o dall’altra ci sembra che si sia impegnato davvero fino in fondo per ottenere un definitivo chiarimento. Siamo pronti ad attivarci seriamente in ogni sede competente, perché siano valutate se siano state corrette le modalità espletate dall’amministrazione comunale sia per quest’ultimo subentro nell’attuale gestione sia per lo stesso project nel complesso e negli affidamenti succedutisi negli anni».