«Mancano pochi giorni alla chiusura della campagna elettorale e noi il meglio abbiamo deciso di tenerlo per la fine», così Alberto Ferrero, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, presenta l’ultimo annuncio del candidato sindaco Nicola Grandi (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Viva Ravenna). La proposta si articola su due punti ritenuti cruciali e trasversali dopo diversi momenti di confronto con la cittadinanza: la polarizzazione del voto e paura del futuro e della pressione fiscale.
Partendo proprio da questo ultimo punto Grandi ha annunciato la rimozione dell’addizionale Irpef tra i primi provvedimenti del suo mandato: «Significherebbe consegnare subito soldi nelle tasche dei cittadini, fino a 250 euro a famiglia. A qualcuno potrebbero sembrare pochi, e sarà chi ha un reddito maggiore a risparmiare di più in questa prima fase, ma sono soldi che arrivano subito e sono solo il primo di 5 interventi distribuiti su 5 anni di mandato». L’iniziativa richiederebbe un prelievo di fondi da bilancio compreso tra i 10 e i 13 milioni di euro: «Non una cifra enorme – continua il candidato -. che possiamo recuperare innanzitutto con un taglio netto agli sprechi».
Il progetto (nominato “Ravenna Snella”) prevede dunque una revisione totale delle spese per gli incarichi esterni, controllo sulle partecipate e attivazione di ispettori di trasparenza, oltre a cittadini, professionisti, revisori che controllano i costi. In secondo luogo, un utilizzo concreto dell’intelligenza artificiale all’interno degli uffici comunali: «Un’idea di “Comune digitale” che taglia i tempi di elaborazione delle pratiche e la burocrazia, con un utilizzo dell’Ia che non riduce le risorse ma, al contrario, migliora le performance dei dipendenti». Il terzo aspetto riguarda il taglio dei costi comunali a livello di bollette quindi pannelli solari sulle scuole, impianti sportivi, riqualificazione energetica degli immobili comunali, illuminazione led a sensori intelligenti, dove l’illuminazione continua non risulta necessaria». Il piano comprende poi un sistema di acquisti centralizzati, con un unico ufficio acquisti, la mappatura completa degli immobili comunali e la cessione di beni non strategici, attenzione a un volontariato attivo, dotato di copertura assicurativa garantita dall’amministrazione e con un piccolo riconoscimento. Secondo le stime del partito, la messa in pratica di questi punti porterebbe al rientro di almeno 10 milioni e a un risparmio per i cittadini da 104 a 240 euro grazie al taglio dell’imposta.
Riguardo alla polarizzazione del voto, Grandi non ha dubbi: «Sono l’unico candidato in grado di arrivare al ballottaggio. Andarci sarà dura, ma abbiamo ancora 3 o 4 giorni per convincere gli indecisi. E una volta arrivati al ballottaggio, vinciamo. Di questo sono sicuro. Chiunque degli altri candidati dice di poter arrivare al ballottaggio mente. E lo sa». L’ottimismo deriverebbe dai trend nazionali: «Chiunque può verificare l’evoluzione del partito in tutto il Paese dal 2021 a oggi» e dal confronto con enti, associazioni e cittadini che «hanno deciso spontaneamente di polarizzare gli incontri limitandoli al sottoscritto e al candidato di centro sinistra». Da qui l’invito al “voto utile” «per portare un cambiamento violento in città, perché solo con forza si può cambiare il sistema. È il momento di convincere quegli amici indecisi, quelli che nemmeno voterebbero, perché distanza che ci separa dall’attuale maggioranza è poca e questi ultimi giorni possono fare la differenza».