martedì
17 Giugno 2025
provincia

Un progetto per migliorare i sistemi fognari per far fronte agli eventi meteorologici eccezionali

Protocollo d'intesa con tutti i 18 comuni ravennati. Primo investimento da 1,6 milioni di euro. Lo studio, a cura di Hera, si svilupperà in un triennio

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La Provincia di Ravenna adotta un piano di miglioramento dei suoi 2.200 km di sistemi fognari per far fronte agli eventi meteorologici eccezionali. L’impegno è finito nero su bianco in un protocollo d’intesa sottoscritto da tutti i 18 comuni ravennati per il completamento dei rilievi e la modellazione digitale dei sistemi fognari di drenaggio urbano. Lo studio, a cura di Hera, si svilupperà nell’arco di un triennio e consentirà di individuare gli interventi infrastrutturali e gestionali più efficaci per la riduzione del rischio idraulico all’interno dei centri abitati.

«La Provincia ha territori differenti in cui si poteva giocare una partita singola, ma abbiamo deciso di fare squadra – dichiara la presidente della Provincia Valentina Palli durante la conferenza stampa di presentazione –. Questo protocollo d’intesa segna un cambio di passo molto importante rispetto al tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici, che ci impongono di ripensare e aggiornare i nostri modelli di riferimento. In maniera volontaria abbiamo quindi deciso di lavorare per approfondire una più incisiva conoscenza dei nostri sistemi fognari secondo una lettura contemporanea, in particolare nei centri cittadini, che, possono essere colpiti da quantitativi di piogge importanti».

Mappa provinciale delle misurazioni già in corso
Mappa provinciale delle misurazioni già in corso

Nel dettaglio Hera prevede di completare le attività di rilievo, misura, modellazione e simulazione dei sistemi fognari di tutti i comuni della Provincia e richiederà la collaborazione di vari enti che si impegneranno a mettere a sistema tutti i dati in loro possesso, utili al fine di calibrare un modello idraulico affidabile, grazie al quale sarà possibile predisporre un piano di miglioramento strutturato dei sistemi fognari di drenaggio urbano. Di seguito si creerà una modello digitale per simulare il comportamento della rete a fronte di eventi reali o di progetto, per individuare i punti critici e formulare ipotesi di intervento con il relativo grado di priorità.

L’investimento iniziale per la realizzazione dello studio è di 1,6 milioni di euro, in parte coperto da un finanziamento del Commissario Straordinario alla ricostruzione e in parte dalla tariffa del Servizio Idrico Integrato. Mentre non sono ancora previsti finanziamenti per realizzare le opere.

pianificazione delle attività

«Con questo protocollo vogliamo conseguire un duplice obiettivo – aggiunge il direttore Centrale Reti del gruppo Hera Alessandro Baroncini -: la riqualificazione dei sistemi fognari e un contestuale loro ridimensionamento per fare fronte agli eventi meteorici eccezionali che ormai il cambiamento climatico fa registrare con evidente maggiore frequenza e intensità. Le attuali tecnologie e le importanti competenze messe in campo, unite alla disponibilità delle informazioni e dei dati resi disponibili dai vari enti coinvolti nel protocollo, permetteranno la realizzazione di un modello idraulico digitale affidabile, in grado di simulare il comportamento della rete a fronte di eventi reali o progettuali, per individuare i punti critici e formulare le priorità di intervento più efficaci per il drenaggio urbano. Il progetto potrà fornire anche importanti informazioni aggiuntive per la pianificazione di interventi per la riduzione del rischio idraulico, da parte degli enti competenti, coadiuvando le azioni di sistema che si prefiggono di sviluppare le necessarie opere, a monte degli agglomerati».

«Le nostre città hanno uno storico importante e gli eventi del 2023 e del 2024 – dichiara l’assessora all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo – ci impongono di ripensare a nuovi strumenti di adattamento e resilienza urbana anche attraverso una pianificazione integrata che non guarda solo ai fiumi e ai canali. Nei casi di allagamenti non basta pulire i tombini come dicono in molti ma una soluzione è quella di mettere a sistema i dati e costruire una modellazione realistica del sistema fognario. In attesa dei finanziamenti noi abbiamo il progetto, dato che senza la presentazione di quest’ultimo non si riuscirebbero a ottenere gli investimenti».

I firmatari del protocollo sono: Provincia di Ravenna e i suoi 18 Comuni, Atersir, Hera, Ravenna Holding, CON.AMI Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale Imola, TE.AM Lugo, Romagna Acque – Società delle fonti, il Consorzio di Bonifica della Romagna, il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile e Regione Emilia-Romagna.

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