Un’assemblea pubblica antifascista e antirazzista ai giardini Speyer, di fronte alla stazione di Ravenna. Appuntamento per mercoledì 30 luglio alle 18 per una sorta di contromanifestazione in risposta a quella del 19 luglio scorso promossa dal padre del ragazzo accoltellato pochi giorni prima in centro a Ravenna, «un episodio che grida vendetta civile e che ha scatenato una “caccia all’uomo” degna dei peggiori momenti della nostra storia», scrivono i promotori del comitato La Ravenna Antifascista, che denunciano anche un’aggressione verbale subita in quella occasione da un gruppo di donne che avevano contestato il presidio.
«I personaggi politici locali – continua la nota inviata alla stampa dagli organizzatori – si fanno megafoni di una retorica velenosa: giustizia privata, espulsione coatta dei “clandestini”, violenza discriminatoria che non conosce limiti. Un agire al di sopra dello Stato e della legge che ricorda gli Stati Uniti di Trump, mentre l’Italia meloniana non è da meno».