L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) lancia un progetto per lo sviluppo di collegamenti commerciali di linea tra piccoli aeroporti di interesse territoriale in Italia e la pista di Ravenna, nota come la Spreta, non è tra gli aeroporti coinvolti. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Renato Esposito, interroga il sindaco Alessandro Barattoni per conoscere le motivazioni dell’esclusione.
Il 15 settembre c’è stato il primo volo dimostrativo tra Fano e Roma Urbe (50 minuti). L’obiettivo di Enac, da realizzare sugli scali gestiti, è offrire una nuova modalità di fruizione del viaggio, contribuendo a trasformare l’aeroporto territoriale da un luogo per attività di nicchia a un polo di delocalizzazione turistica.
Al fine di consentire lo sviluppo delle infrastrutture territoriali, Enac ha reso disponibili alla propria società in-house Enac Servizi risorse finanziarie per l’attuazione di un ambizioso programma pluriennale di investimenti, che sia da volano e moltiplicatore di investimenti sul territorio. Oltre all’aeroporto di Roma Urbe, per cui sono stati stanziati circa 18 milioni di euro, sono infatti previsti nel breve termine interventi di riqualifica delle infrastrutture di volo e degli impianti sugli aeroporti di Rieti (10 milioni), Siena (34), Capua (8), Pavullo nel Frignano (6), Milano Bresso (9) e Viterbo (2).
«Enac mette in rilievo una iniziativa che tende a valorizzare i piccoli aeroporti locali con conseguente ricaduta economica e turistica a beneficio di quelle comunità – sottolinea Esposito –. Eppure Ravenna non rientra tra le città interessate da questo importante progetto. Perché? L’amministrazione ravennate intende attivarsi per partecipare a tale importante progetto che metterebbe in moto nuove ed interessanti sinergie economiche? In alternativa, cosa si intende fare per valorizzare e dare un significato alla storica presenza dell’aeroporto Novelli a la Spreta?».