mercoledì
24 Settembre 2025
sanità

Mancate risposte per lavoratori di S. Pier Damiano e Maria Cecilia Hospital. I sindacati: «È una presa in giro»

Pare che sia numerose le segnalazioni non ascoltate sulla gestione dei turni di lavoro, la carenza di personale infermieristico, l’eccessivo carico di lavoro, i buoni pasto e gli incentivi

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Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl si schierano contro S. Pier Damiano Hospital e Maria Cecilia Hospital con una lettera inviata agli organi di stampa, in cui si accusano le due cliniche private di mancate risposte su temi come la gestione dei turni di lavoro, la carenza di personale infermieristico, l’eccessivo carico di lavoro, i buoni pasto e gli incentivi. «Sono temi su cui la Direzione Generale si era impegnata, ma che, ad oggi, sembrano essere stati del tutto disattesi, trasformando le promesse in una vera e propria presa in giro».

Secondo i sindacati, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, sarebbe il rinvio di due incontri sindacali consecutivi, comunicati dall’azienda con un preavviso di sole 24 ore: «In un settore sanitario già profondamente in crisi, sarebbe auspicabile – e nell’interesse degli stessi datori di lavoro – aprire un confronto serio, schietto e costruttivo con le Organizzazioni Sindacali, finalizzato alla sottoscrizione di accordi in grado di garantire risposte adeguate ai lavoratori e, allo stesso tempo, rendere più attrattive e funzionali le strutture del territorio. Al contrario, si riscontra un atteggiamento elusivo da parte della Direzione, che non fa che aggravare la situazione, alimentando un clima di frustrazione e conflittualità interna».

«Si registra infatti un forte malessere tra i professionisti, generato anche da scelte aziendali non condivise – aggiungono i sindacati -. Come è il caso degli incentivi distribuiti in modo arbitrario in favore solo di alcuni dipendenti, senza criteri oggettivi e con importi differenziati anche tra professionisti dello stesso reparto o con pari mansioni. Una gestione che ha inevitabilmente generato malumori, demotivazione e divisioni tra colleghi, abbandoni da parte di numerosi lavoratori che hanno preferito cercare condizioni più dignitose altrove. Oggi, S. Pier Damiano e Maria Cecilia Hospital si trovano in evidente difficoltà, costretti a reclutare personale sanitario da altri Paesi, spesso con forti barriere linguistiche, senza fornire strumenti adeguati né tempi sufficienti per un corretto inserimento professionale. Tutto ciò mette a rischio anche la qualità e la sicurezza delle prestazioni erogate».

FPCGIL, CISLFP e UILFPL chiedono alla Direzione Generale del Gruppo una risposta chiara e definitiva: «Intende finalmente affrontare le problematiche segnalate dalle lavoratrici e dai lavoratori, o continuerà a ignorarle?»

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