La giunta comunale di Faenza ha approvato una delibera che revoca ogni diritto edificatorio a quasi tre ettari di terreno di sua proprietà. Le aree, precedentemente destinate all’edificazione residenziale, saranno conservate come verde permeabile e destinata alla realizzazione di spazi verdi pubblici attrezzati.
Gli indirizzi adottati interessano due zone specifiche della città, una nel quartiere San Rocco, per un’estensione di circa settemila mq e l’altra in via Lesi-Cesarolo, di circa 22mila mq, quest’ultima interessata anche da norme di salvaguardia del piano speciale dell’Autorità di Bacino in quanto coinvolta dagli eventi alluvionali del 2023. Le aree verdi, salvate dalla cementificazione, diventeranno spazi per la socialità, la comunità e per la riforestazione con la piantumazione di nuovi alberi.
«La decisione – sottolinea l’assessore con delega all’Ambiente, Luca Ortolani – nasce dalla consapevolezza che il cambiamento e l’estremizzazione del clima ci impongono di ripensare in maniera radicale l’assetto delle nostre città. Il prossimo Piano Urbanistico Generale avrà come strategia cardine il contenimento del consumo di suolo e la riqualificazione dell’edificato esistente. In attesa che tali indirizzi diventino operativi, abbiamo il dovere di agire anche nel presente. Se non possiamo chiedere ai privati di rinunciare a un diritto a edificare ormai acquisito in passato, possiamo e dobbiamo farlo come Comune: impegneremo le aree pubbliche, originariamente destinate a nuovi condomini e abitazioni, affinché diventino polmoni verdi e spazi permeabili capaci di assorbire in modo naturale le precipitazioni. È fondamentale programmare un futuro differente, ma è altrettanto cruciale agire concretamente già adesso».