domenica
19 Ottobre 2025
L'attacco

Ancisi (Lpr): «Al porto di Ravenna si lavora in gravi condizioni di insicurezza»

Il consigliere comunale chiede al sindaco di riferire in consiglio: il Comune è azionista del terminalista Sapir dove è avvenuto l'ultimo incidente mortale

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«Al porto di Ravenna si lavora in gravi condizioni di insicurezza». Sono parole di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna, che chiede al sindaco Alessandro Barattoni di riferire in consiglio «esponendo le valutazioni e le intenzioni della propria giunta su come assicurare, a chi opera nel porto di Ravenna, condizioni dignitose di salute e di sicurezza». La richiesta è legata all’incidente mortale avvenuto il 16 ottobre nel piazzale della Sapir.

Ancisi si rivolge al primo cittadino per due ragioni: «Il sindaco di Ravenna, che ha riservato a sé la delega Porto in giunta, designa per legge un rappresentante del proprio Comune nel comitato di gestione dell’Autorità Portuale locale, che si occupa di approvare atti di pianificazione strategica,  piani operativi, regolamenti, ecc. sul porto di Ravenna. È anche il maggiore azionista della Sapir, partecipato peraltro in maggioranza da enti pubblici del territorio».

L’autotrasportatore marchigiano 67enne Giuseppe Zuccoli è stato investito il 16 ottobre nel piazzale del terminal della Sapir, dove avvenivano le operazioni di carico e scarico di argilla, dal camion di un autotrasportatore modenese.

Lista per Ravenna si associa alle condoglianze espresse dai sindacati alla famiglia di Giuseppino Zuccoli. Ne condivide le preoccupazioni per «l’ennesimo grave infortunio, avvenuto in provincia di Ravenna nelle ultime settimane», dove tutti i sinistri sono «avvenuti con la presenza di aziende in appalto e con investimento da parte di mezzi in movimento». Sottoscrive la giusta richiesta, rivolta alla direzione aziendale della Sapir, «di analizzare cosa non ha funzionato» e «se le procedure sono state rispettate», al fine di «valutare congiuntamente cosa modificare e migliorare perché questi incidenti non si ripetano più», richiamando tuttavia «aziende, associazioni e istituzioni a una azione concreta per praticare e innalzare la salute e sicurezza sul lavoro».

Per domani, 20 ottobre, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto un’ora di sciopero per tutti i lavoratori dei settori portuale, facchinaggio e trasporti (merci logistica) delle aziende operanti nel porto di Ravenna

«Ci dissociamo invece – dice Ancisi – dalla deputata ravennate del Pd Ouidad Bakkali che ha chiamato in causa “la strage” dei “più di 600 morti dall’inizio dell’anno in Italia, emergenza nazionale su cui non si è fatto abbastanza”, per richiedere “un nuovo testo unico della sicurezza”. Ce ne sarà senz’altro bisogno, ma non per chiudere gli occhi sulle gravi condizioni di insicurezza in cui versa il porto di Ravenna, da Lista per Ravenna più volte denunciate». Il decano dell’opposizione ricorda che l’invito dei sindacati a dare nuovo impulso al percorso di rinnovo, già avviato, del Protocollo sul miglioramento della salute e sicurezza nel sito portuale di Ravenna.

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