giovedì
27 Novembre 2025
memoria

Il sindaco e i Partigiani: «Una fiaccolata democratica e antifascista il 4 dicembre a Ravenna»

Un'iniziativa presa anche «all'indomani della manifestazione dei gruppi di estrema destra» e per prendere posizione «contro ogni forma di violenza, intolleranza e discriminazione»

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In occasione dell’81° anniversario dell’eccidio di Madonna dell’Albero – quando 56 persone, fra cui molti bambini, vennero trucidate dagli occupanti tedeschi – il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, ha annunciato per giovedì 4 dicembre (giorno in cui si celebra la Liberazione di Ravenna), dalle 17 alle 18, l’organizzazione, insieme all’Anpi, di una fiaccolata democratica e antifascista aperta a tutte le associazioni, partiti, sindacati, società civile, persone, «per difendere i valori di uguaglianza e libertà alla base della democrazia».

Questa fiaccolata – che si aggiunge alle altre iniziative già organizzate per quella data, dalle celebrazioni mattutine alla proiezione serale, gratuita, di un documentario sulle storie di donne della Resistenza ravennate – attraverserà luoghi simbolo della città: partendo da piazza della Resistenza si passerà dal Ponte degli Allocchi per arrivare in piazza del Popolo, dove ci si fermerà di fronte alla lapide dei caduti per la libertà.

Spiegano il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, e il presidente provinciale di Anpi, Renzo Savini: «All’indomani dell’indegna manifestazione indetta da gruppi di estrema destra nella nostra Ravenna, abbiamo deciso di organizzare una fiaccolata aperta a tutte e tutti coloro che si riconoscono nella Ravenna antifascista, città Medaglia d’oro al Valore Militare per la Resistenza. Ravenna è una città che ha pagato un prezzo altissimo durante il Ventennio, anche in termini di deportazioni, e non dimentica la propria storia: per questo, il 4 dicembre vogliamo ricordare tutte e tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita opponendosi al Nazifascismo e che hanno combattuto la guerra di Liberazione per i valori repubblicani che sono alla base della nostra Costituzione. Crediamo, infatti, che una presa di posizione collettiva, forte e inequivocabile, possa valorizzare quegli ideali di libertà, uguaglianza e rispetto che sono fondanti della nostra democrazia e, allo stesso tempo, contribuisca a marginalizzare tutte quelle parole e quei comportamenti che incitano all’odio e alla violenza. Ci sono movimenti che agitano timori e alimentano diffidenza, sfruttando nel modo peggiore le paure delle persone e gli eventi di cronaca riguardanti la sicurezza.
Ravenna è una città che ha costruito la propria storia pretendendo che le leggi vengano rispettate da tutti e che chi commette reati venga perseguito, indipendentemente dalla nazionalità o dalle origini. Noi non condividiamo, e anzi condanniamo, rigurgiti e riecheggi che ci riportano ai periodi più bui della nostra storia, ma non basta essere contro a parole, riteniamo serva una presa di posizione fisica collettiva contro ogni forma di violenza, intolleranza e discriminazione».

Sindaco e Anpi danno quindi appuntamento al 4 dicembre, alle 17, in piazza della Resistenza, da cui partirà un corteo lungo circonvallazione al Molino, attraverso il monumento di Giò Pomodoro, e proseguendo su via Baldini, via De Gasperi, via Corrado Ricci, via Gordini e piazza del Popolo.

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