Negli scorsi giorni sono stati abbattuti dieci pini in viale Italia, a Marina Romea, nel tratto compreso tra viale Ferrara e via delle Valli. La valutazione delle condizioni degli alberi e il successivo abbattimento sono stati ritenuti opportuni nell’ambito dei lavori relativi alla realizzazione della pista ciclabile di Marina Romea.
La concomitanza degli eventi ha sollevato alcune polemiche da parte degli esponenti di Italia Nostra, che in una nota alla stampa comunicano: «Abbiamo ricevuto alcuni documenti relativi al progetto della pista ciclabile che sta causando l’abbattimento di svariati pini domestici che ombreggiano il lungomare di Marina Romea. Abbiamo molti dubbi sulla regolarità degli abbattimenti alberi in corso. Secondo quanto indicato nella relazione tecnica infatti gli unici alberi per i quali è stato previsto l’abbattimento erano una acacia nel tratto viale delle Palme/via delle Valli e vari arbusti presenti nelle aiuole presenti nella fascia a parcheggio. Inoltre, è stata esclusa la Valutazione di Incidenza Ambientale: come è possibile se gli abbattimenti sono in programma, farli cadere proprio in periodo vietatissimo per nidificazione, per giunta in una Riserva Naturale dello Stato?»
Alle accuse ambientaliste, l’amministrazione comunale ha prontamente risposto, precisando le ragioni di sicurezza che hanno portato al gesto, dpo il nulla osta dei Carabinieri forestali: «Gli alberi analizzati sono stati venti e, in seguito a sofisticate analisi di stabilità in grado di definire la probabilità di cedimento, distinguendo addirittura tra la “rottura del tronco” e “sradicamento”, è risultato necessario procedere con urgenza all’abbattimento di dieci esemplari con classe di pericolosità estrema e segni/sintomi gravi».
Per l’operazione è stata utilizzata la metodologia Vta (Visual tree assessment) che prevede dopo un’analisi visiva anche un approfondimento strumentale delle condizioni dell’esemplare. «La relazione ha dimostrato che per una sola alberatura la causa è probabilmente riconducibile ai lavori del cantiere – continua l’Amministrazione, e continua – come richiesto nel nulla osta per gli abbattimenti si provvederà poi, secondo le indicazioni del personale militare forestale, alla piantumazione di un numero congruo di nuove alberature e specie di sottobosco autoctone come compensazione ambientale».