Il festival del Mondo Antico festeggia i 10 anni della Domus del Chirurgo

A Rimini anche Zagrebelsky

Domuschirurgo

Domus del chirurgo

Ricorre nel 2017 il decimo anniversario dell’apertura al pubblico del sito della Domus del Chirurgo, inaugurato il 7 dicembre 2007 a Rimini. Un tesoro nel cuore antico della città, custode di una storia lunga venti secoli, di vite vissute, di scienza e arte, di cultura e ricchezza, di vicende belliche e morte, di agi e potere  riassunto in 700 mq, in una stratificazione che parte dall’età romana repubblicana per giungere a quella medievale. E così Antico/Presente Festival del Mondo Antico, giunto alla XIX edizione, abbraccia la ricorrenza del compleanno della Domus, aggiornando al 7, 8 e 9 dicembre il suo calendario.

Fin dalle origini il Festival ha inteso valorizzare Rimini con la sua fascia costiera e l’entroterra nell’originale veste di scenario attendibile per le emergenze dell’antico che lo caratterizzano, quali le testimonianze dell’età romana e le opere di musealizzazione a partire dal complesso archeologico della “Domus del Chirurgo”. Un vero e proprio distretto dell’antico che si propone per le sue potenzialità culturali ancora da valorizzare appieno nell’offerta turistica nazionale, un teatro naturale in cui confrontarsi su temi urgenti e talvolta anche specialistici ma resi in un linguaggio accessibile al più largo pubblico. Tema centrale di questa edizione, ispirata alla Domus come bene culturale e alla figura del chirurgo che per ultimo l’abitò lasciando il suo ricco corredo di ferri, è la cultura del prendersi a cuore. Prendersi a cuore l’uomo e i beni comuni. Un’arte che verrà letta da tanti punti di vista, da quello medico a quello della tutela del patrimonio culturale, dalla cura del corpo a quella dello spirito, da quella della res publica a quella della società nelle sue frange più deboli ed esposte. Temi anche urgenti e portati all’attenzione quotidiana come quelli della prevenzione e della conservazione dei beni culturali, delle emergenze umanitarie e del rispetto del dell’ambiente anche attraverso un’educazione alimentare.

Gustavo Zagrebelsky  apre il Festival il 7 dicembre, alle 17,  con la lectio magistralis  “La salute come diritto e dovere” che andrà al cuore della cura trattando del bene più prezioso per l’individuo come per la comunità. Una presenza autorevole cui seguono numerosi studiosi e divulgatori, nomi di prestigio che, in un percorso trasversale fra antico e presente, spaziano dalla scienza all’archeologia, dalla letteratura alla filosofia, dalla storia all’antropologia. Incontri, dialoghi, tavole rotonde, presentazioni di libri insieme a mostre e a percorsi tematici in un ricco programma tutto a ingresso gratuito che si conclude con la presenza del filosofo Remo Bodei e dello storico e autore Alessandro Vanoli.

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