Avevamo la sua parola eppure paghiamo l’Imu

Andrea AlberiziaAvete notato che nei giorni scorsi nessuno dell’amministrazione comunale di Ravenna ci ha detto che noi ravennati potevamo fare a meno di pagare la mini Imu sulla prima casa in scadenza il 16 giugno? Anzi, ci hanno ricordato di pagarla: chi ancora non l’aveva pagata doveva farlo. Il Governo l’ha abolita ma decise di non rendere ai Comuni la quota eccedente che eventualmente le municipalità (come Ravenna) avevano chiesto ai cittadini. Nel resto dei comuni italiani che si trovavano nelle stesse situazioni di Ravenna i residenti l’hanno pagata che era ancora gennaio. Invece a noi è stato concesso uno slittamento di cinque mesi. L’aveva deciso la giunta comunale, facendo leva sui propri poteri a proposito di imposte locali, promettendo che questi mesi sarebbero serviti per continuare la battaglia per la cancellazione totale del balzello. Ne deduciamo che la battaglia non sia andata a buon fine. Ci sta, le battaglie si combattono ma mica sempre si vincono. Soprattutto quelle politiche. Ma se facciamo un passo ancora più indietro, se andiamo a prima dello scorso Natale, troviamo qualcuno dalle parti di Palazzo Merlato che si diceva pronto a farsi tagliare lo stipendio (davvero) pur di non farcela pagare. Non c’era margine di trattativa: non ci stava dicendo che avrebbe lottato per eliminarla preparandoci comunque all’eventualità che poi la si dovesse pagare. No, ci diceva che non l’avremmo mai pagata. Mai. Per essere sicuri che non ci faccia difetto la memoria andiamo a riprendere le sue parole. Con una necessaria premessa: pronunciate anche in diretta televisiva con ospitate in più programmi Rai. «Non metterò le mani in tasca dei ravennati. Sfonderò il patto di stabilità. In conseguenza il Governo ridurrà il mio stipendio di dodici mensilità da 3.500 a 2.200 euro? Non me ne importa un bel nulla. I ravennati hanno la mia parola. Questi 40 euro (la stima media dell’Imu, ndr) i ravennati non li pagheranno. Se la legge non la cambiano, io non la applico e a gennaio non metto le mani nelle tasche dei cittadini ravennati». Nell’aria c’era odore di annullamento da parte del Governo anche per la porzione locale e giocare d’anticipo promettendo la ribellione alle tasse era parsa una mossa furba. Era il sindaco Fabrizio Matteucci che parlava così. Di sua spontanea iniziativa. Poi il Governo non annullò nulla e la mini Imu è rimasta lì. Le battaglie politiche, come detto, si possono anche perdere. Ci diede la sua parola che non avremmo pagato. Poi non ci si stupisca se la fiducia nella parola dei politici è al minimo. E il 16 giugno non si è visto nessuno che ci abbia detto: ci ho provato ma è andata male.

Ravvena&Dintorni: l'editoriale
NATURASI BILLB SEMI FAVE PISELLI 17 – 26 05 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24