Cittadinanza onoraria agli “stranieri”: brava Faenza. E Ravenna?

«Il Comune di Faenza ha deciso di concedere la cittadinanza onoraria ai minori iscritti alla propria anagrafe nati da genitori stranieri regolarmente iscritti all’anagrafe del Comune di Faenza da almeno 5 anni e ai minori nati all’estero ma iscritti all’anagrafe entro il compimento del dodicesimo anno di età che abbiano completato un intero ciclo scolastico presso un istituto del territorio».

Ius Soli FaenzaAh, quindi si potrebbe davvero fare. C’è qualcuno che lo fa davvero. La notizia è certo una notizia in sé, ma lo è tanto più se la si legge da Ravenna dove un ordine del giorno che impegnava il sindaco a valutare un analogo gesto simbolico risale addirittura al 2014 (firmato dall’allora consigliera Sarah Ricci dell’allora Sel). E poi, però, l’odg è rimasto un odg d’archivio e la cittadinanza onoraria i nati a Ravenna da genitori stranieri non ce l’hanno.

Intanto sono cambiati sindaco, giunte e consiglio comunale, ma non il colore politico della maggioranza.

Negli anni, quando è capitato di chiedere lumi sui destini di questi provvedimenti, ci è stato spiegato che si aspettava la legge nazionale, che sembrava imminente e avrebbe reso un simile provvedimento inutile e superfluo. Solo che nel frattempo quella legge non è arrivata. E nemmeno il provvedimento, che evidentemente a Faenza la giunta di centrosinistra del sindaco Pd Massimo Isola deve aver reputato non così superfluo.

E allora? Qual è il problema? Abbiamo altro a cui pensare tra pandemia, crisi energetica, profughi dall’Ucraina in arrivo? Ma ce le avranno anche a Faenza tutte queste questioni da risolvere. O semplicemente in questo momento l’opinione pubblica è decisamente concentrata su altro? L’opinione pubblica di Ravenna, evidentemente, non quella di Faenza. O non sarà che forse a qualcuno a Palazzo Merlato in realtà l’idea non piace?

Insomma, che dire, bravi a Massimo Isola & Co. Sarà anche una cosa simbolica, ma il portato di una misura simile ha molto a che fare anche con una visione di società futura, uno sguardo ai ragazzi di oggi, che questo Stato, vecchio e miope, purtroppo ancora non vuole riconoscere come i propri cittadini a tutti gli effetti. E allora, anche e soprattutto forse in un momento complicato come questo, l’idea che dai territori, dalle buone amministrazioni arrivino segnali che guardano l’orizzonte e non l’immediato, sembra più che mai auspicabile.

Chissà che non se ne accorgano anche a Ravenna, Faenza in fondo non è lontana, magari ci si può far spiegare come si fa.

Ravvena&Dintorni: l'editoriale
EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24