La “grandeur” del Pd e la questione Versalis

Vantaggio o svantaggio? Avere il governo dello stesso colore può essere uno o l’altro, nelle amministrative. Ed è evidente quanto al Pd convenga eccome mettere in rilievo, come sta facendo De Pascale con un pizzico forse di mania di grandeur in salsa ravegnana, che con Regione e Stato governati dal Pd sarà più facile per una Ravenna a guida Pd ottenere tutto quello che non ha mai ottenuto negli ultimi venti o trent’anni. Sul perché di questi ritardi passati, in casa Pd, nessuno si dilunga troppo ché forse toccherebbe trovare responsabilità precise ai predecessori e attuali amministratori che attorniano il giovane candidato sindaco a ogni occasione ufficiale. Comunque sia. Si diceva, a frequentare il comitato elettorale in queste prime uscite la sensazione è che si pensi in grande e che si voglia recuperare il tempo perduto. Un po’ come sta accadendo (grazie ai fondi avuti dalla vendita di azioni Hera lo scorso anno) in città dove è tutto un fiorire di bande larghe attese da anni, piazze, marciapiedi, cantieri, coworking, manager per il turismo e chi più ne ha più ne metta. Ne faranno più in sei mesi che nei precedenti sei anni. Potremo sperare lo stesso a livello nazionale? Ecco, un po’ più di prudenza pare d’obbligo. Perché mentre Poletti sfodera dati esaltanti sul Jobs act noi scopriamo che in provincia di Ravenna dal 2008 sono raddoppiati i disoccupati, tanto per fare un esempio. E una cartina di tornasole potrebbe essere il caso Versalis, per quanto non riguardi solo Ravenna. Luca Lotti è venuto a promettere che nessun posto si perderà, ma ha anche detto di non essere l’Ad di Eni. Ok, però Eni è partecipata dal governo, il quale governo è appunto un governo a guida Pd. E questa volta non sono solo i soliti sindacati disfattisti, o Alvaro Ancisi dell’opposizione, o la sinistra che gufa a chiedere che lo Stato non disinvesta da Eni e a chiedere per esempio il ricorso alla Cassa Depositi e Prestiti, ci sono anche gli amministratori locali, fino alla Regione, del Pd. Che cosa farà il Pd del Governo su questa partita? Che cosa seguirà alle dichiarazioni di Luca Lotti?
Resta pur vero che, con o senza “aiuti” da Roma, il Pd pare avere la strada più spianata che mai se (con l’eccezione di Ravenna in Comune che sta facendo la sua corsa in autonomia) dall’opposizione qualcosa non si muove e in fretta, se la situazione del Movimento 5 Stelle non si risolve e la compagine del centrodestra che dovrebbe essere “civica” non si delinea concretamente, se la lista civica La Pigna  non chiarisce alleanza e posizionamento e se tutti loro non la smettono di invischiarsi in polemiche tra loro e in una guerra “fra poveri” che distrae mezzi, tempo ed energie a quella del loro vero avversario: Michele de Pascale.

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