La propaganda fa bene ai matrimoni gay?

Andrea AlberiziaAlla fine avrà pensato chissenefrega della media personale. E non doveva poi essere tutta ‘sta gran cosa visto che  in buona sostanza ha deciso di rovinarsela da solo. Lo scorso 5 luglio il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, aveva spalancato le porte di Palazzo Merlato a una coppia di lesbiche per un finto matrimonio omosessuale: la celebrazione laica di un legame che dura da anni, un gesto simbolico molto politico perché lui, disse, è «tra i tanti italiani che vorrebbero dare rilevanza giuridica anche ai legami tra omosessuali» e «voglio che il municipio sia la casa di tutti i ravennati e quindi sede adatta per una festa del genere». E giù gli applausi da spellarsi le mani. Aveva auspicato che quel matrimonio non rovinasse la sua media di unioni andate a buon fine. E giù risate. Ora però che Carla e Barbara si sono sposate per davvero, andando in Portogallo dove è possibile, il primo cittadino ha fatto sapere che non trascriverà le nozze nei registri dell’anagrafe, quello che si fa per qualunque matrimonio celebrato all’estero. Gesto altrettanto simbolico perché privo di alcun valore giuridico: la legge italiana non consente unioni fra persone dello stesso sesso, che queste avvengano in patria o vattelapesca dove. Ma in questo caso – a differenza della festicciola d’estate fra amici – il gesto è simbolico per davvero e infatti dove alcuni colleghi di Matteucci hanno deciso di farlo si sono trovati contro i prefetti e il ministro dell’Interno. Ma l’hanno fatto ugualmente sapendo che sarebbe stato annullato. Altrimenti che atto simbolico sarebbe? «Leggi crudeli da modificare subito», ha commentato il borgomastro bizantino. Per ora però a quelle leggi crudeli ha scelto di attenersi. Non è obbligatorio essere favorevoli alle unioni omosessuali. Ma se sei un politico e stai nel mezzo – sì alla festa (senza fascia tricolore, non sia mai), no alla trascrizione – poi a qualcuno, col senno di poi, tocca chiamare le cose per quello che sono state e dire che fu solo propaganda. E chi ha fatto da spalla alla recita qualche domanda se la sta facendo? Le assessore in quota Fds e Sel, Giovanna Piaia e Valentina Morigi, erano commosse davanti alle spose. Basta così? La vendoliana nei giorni scorsi ha detto che chiederà la trascrizione. A Ravenna ogni tanto Sel si ricorda di venire da sinistra e dice qualcosa di sinistra, il Pd se ne frega e si va avanti. E la stessa Morigi si ritrova candidata alle Regionali in coalizione con il Pd. E infine, come ci si sente ad aver prestato il proprio legame sincero all’uso e consumo della propaganda politica da flash e abbracci? Fa bene o fa male alla causa dei diritti civili?

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