Parte l’assalto alla diligenza

Andrea AlberiziaBeh, e dove hanno messo tutti i milioni e milioni e milioni e milioni della vendita di azioni di Hera? Preparatevi, per un po’ di tempo questo sarà il tormentone. La holding controllata per oltre l’80 percento dal Comune di Ravenna finirà per cedere azioni della multitulity incassando circa 20 milioni di euro. E così al ritmo di almeno uno al giorno, stima prudenziale, spunteranno pensatori di varia provenienza con la loro priorità da mettere in cima alla lista della spesa. Sarà l’assalto alla diligenza.
I primi, manco a dirlo, saranno quelli che vorranno vedere asfalto nuovo su ogni metro di strada dall’uscio di casa al lavoro, passando per la deviazione necessaria per raggiungere la scuola dei figli. Lo chiederanno e dove verranno fatti i lavori si dirà che sono stati fatti solo per far bella figura in vista delle elezioni 2016.
A ruota quelli che finalmente è la volta buona per fare il palazzetto che Ravenna non ha mai avuto per tenere tra le mura cittadine il volley e il basket. E tanto che ci siamo perché non rispolverare il progetto per la cittadella dello sport con tanto di piscina?.
Ma no, ma che dite, non è la sport la priorità, dirà tutto il mondo della cultura. Una capitale italiana della cultura non può mica accontentarsi di quattro spiccioli elargiti dal Governo. Ché con la cultura si mangia.
Non vorrete dimenticare la sicurezza? Date retta a me, vi dirà quell’altro, bisogna spendere quei soldi per togliere altre panchine che ce ne sono ancora troppe consentendo la seduta a gente che se non potesse sedersi di certo non sarebbe lì. E poi le caserme. Ci vuole una caserma ogni quartiere. Macché meglio ogni incrocio.
E la darsena? Mica penserete che con un tesoretto di 20 milioni non ci sia da investirne una bella fetta per lanciare davvero il rinnovo del quartiere sull’acqua? Ormai che il Poc c’è, serve uno slancio.
Avrete voglia di scherzare? L’unico intervento di cui c’è davvero bisogno è nel turismo ché abbiamo avuto l’alluvione e la mareggiata e il turismo è il nostro petrolio e dobbiamo riportare il sabbione a riva e magari non essere troppo pignoli con i lacci all’edilizia.
Tutte sciocchezze. L’unica emergenza da sanare è la sicurezza economica: diamo una mano agli imprenditori, ai lavoratori, ai disoccupati, ai cassintegrati, ai pensionati, ai senzatetto, agli sfrattati.
Oh, e i bambini che sono il nostro futuro? Forza: completiamo scuole, parchi e giardini.
E alla fine arriverà l’ultimo: perché hanno venduto solo 20 milioni di euro di azioni?

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