giovedì
19 Giugno 2025
Rubrica L'opinione

Il nuovo autobus per il mare non esiste. O è sempre esistito

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Alessandro MontanariIl Freccia Blu non esiste. O, se preferite, è sempre esistito. Il “nuovo” autobus che è stato presentato venerdì con tanto di conferenza stampa da Start Romagna e Comune non è altro che il vecchio 60 a cui è stato cambiato nome.

Il Comune e l’azienda dei trasporti pubblici nella loro nota stampa (qui il pdf integrale) parlano di “novità” e di un “nuovo servizio” progettato per “servire meglio il mare in modo più sostenibile e multimediale in linea con le moderne esigenze turistiche”. Ma se si va a controllare il libretto del bus, si scopre che il Freccia Blu non è altro che l’autobus diretto che, tutte le estati, viene aggiunto alle canoniche linee per il mare (70 e 80).

Per chi non è pratico: se si vuole andare a Marina di Ravenna in autobus la linea canonica – quella che c’è tutto l’anno – è la 70 che passa anche da Punta Marina. In estate ne viene aggiunta un’altra (la 60 appunto) che passa da via Trieste e va direttamente a Marina di Ravenna. In estate aumentano anche le corse della linea 75, quella serale che serve i lidi dopo le 20.30.

Tutto è rimasto uguale. Persino gli orari: il 60 – ora Freccia Blu – partiva e parte ogni minuto 23 e 53 di ogni ora da Ravenna e al minuto 18 e 48 dal traghetto di Marina di Ravenna. Unica differenza sta nelle fermate al parcheggio scambiatore del Pala De Andrè (che però valgono solo per la linea 75) e il fatto che una volta a Marina l’autobus passerà dal Lungomare, davanti a Marinara. Persino sul libretto del bus è scritto “linea 60” più in piccolo rispetto al pomposo logo “Freccia Blu”.

Allora perché nel comunicato stampa si parla di una novità e addirittura di un progetto studiato appositamente per coincidere con gli orari dei treni da Bologna? Mistero. O marketing, branding, chissà. I maligni parlerebbero invece di “fumo negli occhi”. Scegliete voi cosa pensare.

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