giovedì
27 Novembre 2025
Rubrica L'opinione

I ravennati e il calcio: Cipriani bisogna anche meritarselo…

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Il Ravenna del calcio ha ufficializzato in questi giorni il tesseramento di Nicolas Viola, che rappresenta un po’ la consacrazione di un anno e mezzo di lavoro della nuova proprietà Cipriani, almeno simbolicamente: dai primi mesi di serie D dell’estate 2024 fino all’acquisto sotto l’albero del Natale 2025 di un giocatore che fino alla scorsa stagione giocava addirittura in Serie A. Questo non vuol certo dire che il Ravenna ora vincerà il campionato e andrà dritto in B, ci mancherebbe, ma è di certo la conferma di un impegno probabilmente ancor più serio di quello che anche il più ottimista tra i tifosi poteva immaginare, da parte della nuova proprietà. Con almeno un paio di “meriti” indiscutibili: le solidi radici ravennati e le importanti disponibilità finanziarie. Una proprietà che ha già annunciato anche ulteriori investimenti, a proposito, per il settore giovanile (segno tangibile di una visione a lungo termine) e per lo stadio Benelli, con l’annunciata intenzione di portarne la capienza a quasi diecimila persone già tra pochi mesi. Capienza che oggi, come noto, è forzatamente dimezzata. Considerando circa 600 posti per gli ospiti e i 2.700 abbonamenti (numero comunque raggiunto grazie anche a formule commerciali), a ogni partita casalinga non sono nemmeno 2mila i biglietti in vendita ai botteghini, reali o virtuali.

Ecco, lo diciamo chiaramente: i ravennati dovrebbero anche meritarsela, questa nuova proprietà, mai vista da queste parti, con così tante ambizioni, forse neanche ai tempi d’oro della B. E conseguentemente – oltre a comprare magliette con la numero 10 di Viola, magari – perlomeno bruciare i nemmeno 2mila biglietti a ogni partita casalinga. Non solo contro Arezzo o Ascoli, e non solo con venti gradi. La voglia di continuare a investire, la pressione, quella buona, a una società già di per sé propensa a spendere, è proprio quella che arriva dalla piazza. Che può fare la differenza. È vero che a Ravenna l’entusiasmo per il calcio si è riacceso, ma ancora non basta, se è vero che con il Gubbio, l’ultimo weekend (con anche Elisabetta Canalis in tribuna, ”per l’amicizia che mi lega con Cipriani”, tanto per ribadire il concetto) erano probabilmente più i posti vuoti che quelli occupati. Oltretutto, con un po’ di quelli presenti che iniziano persino a storcere il naso per un pareggio casalingo. Di una squadra neopromossa seconda in classifica – è bene ricordarlo – abituata negli ultimi quattro anni a fare trasferte a Corticella. Lo ripetiamo ancora più chiaramente: Cipriani, i ravennati, dovrebbero meritarselo. Che poi, lo sappiamo bene tutti, arriveranno anche i momenti bui, quelli in cui dovrà essere Cipriani a doversi meritare tutto l’entusiasmo che – finalmente? – si sarà creato in città…

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