Scuola, gli atei: «Basta discriminazioni, l’ora alternativa a religione è obbligatoria»

L’Uaar: «Genitori, informatevi: non è storia delle religioni ma indottrinamento cattolico». I docenti costano 600 milioni di euro

Con l’apertura delle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle prime classi delle scuole di ogni ordine e grado per il prossimo anno scolastico, il circolo ravennate della Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) invita le famiglie a informarsi sulla possibilità di scegliere se avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica oppure delle attività alternative.

«L’ora di religione è prevista in tutte le scuole statali, dalla scuola dell’infanzia alle scuole di secondo grado – spiega in una nota l’Uaar –. Nelle scuole dell’infanzia sono previste 60 ore per anno scolastico, nelle scuole primarie 2 ore alla settimana, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado un’ora settimanale. A differenza di quello che molti pensano, l’ora di religione non è né “storia delle religioni” , né tempo che può essere trascorso senza obblighi. Le intese firmate tra il Ministero dell’Istruzione e la Conferenza dei Vescovi italiani, stabiliscono dettagliatamente programmi di studio conformi alla dottrina della Chiesa Cattolica. Chi ritiene che la scuola non sia un luogo adeguato per approfondire una sola religione, chi non è credente, chi segue un’altra religione, può scegliere per i propri figli di avvalersi delle attività alternative. Gli studenti potranno così impiegare il “tempo scuola” seguendo una programmazione decisa dal Collegio Docenti. Tra i tanti esempi, nella scuola dell’infanzia si potrà fare filosofia con i bambini, secondo il modello già sperimentato in una scuola dell’infanzia comunale di Ravenna. Nelle scuole primarie e nelle secondarie di primo grado si potrebbe discutere della Dichiarazione dei Diritti dei Bambini, di educazione ai Diritti Umani, usare il computer per realizzare un giornalino della scuola. Nei Licei, Istituti Tecnici e Professionali potrebbero essere discussi etica, diritti umani, intercultura ma anche argomenti scientifici come le cellule staminali».

Il Ministero dell’Istruzione ha previsto per l’anno scolastico 2014/2015 la presenza di 23.994 insegnanti di religione cattolica per un costo annuo – secondo i dati dell’Uaar – di oltre 600 milioni di euro. «Questi insegnanti sono pagati dallo Stato Italiano, ma per rivestire questo ruolo devono avere l’approvazione vescovile – ricorda il circolo ravennate nella nota inviata alla stampa –. La scelta dell’ora di religione o dell’ora alternativa può essere cambiata ogni anno, in coincidenza con le iscrizioni scolastiche. Alcuni genitori pensano che una volta iniziato un ciclo scolastico non si possa più cambiare la scelta effettuata il primo anno. È invece possibile cambiare opzione per l’anno scolastico 2015/2016 dal 15 gennaio al 15 febbraio».

La normativa in vigore – sottolinea l’Uaar – prevede che non debba prodursi discriminazione fra gli alunni che frequentano l’ora di religione e gli alunni che frequentano l’ora alternativa. «Da un’indagine sommaria ci risulta che in provincia di Ravenna questo obbligo non sia sempre osservato. Non viene attivata l’ora alternativa spiegando ai genitori che mancano i fondi per pagare i docenti. Il Ministero delle Finanze dispone di uno specifico capitolo di spesa che deve obbligatoriamente essere utilizzato in questi casi. Invitiamo i genitori a fare presente l’obbligo ai Dirigenti Scolastici dell’insegnante di ora alternativa, anche in presenza di un solo alunno richiedente. Analogamente non è legittimo spostare gli alunni richiedenti tali attività in classi parallele».

Gli atei nella nota invitano tutti i genitori interessati a contattare l’Uaar per maggiori informazioni o collegarsi al sito www.uaar.it o al link http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/

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