Il Consiglio di Stato sospende la caccia al daino. Esultano gli animalisti

Ribaltata la decisione del Tar. Il 5 marzo la sentenza definitiva

Il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza di misure cautelari presentata dalle associazioni animaliste sospendendo di fatto la caccia ai daini in provincia di Ravenna.

L’appello al Consiglio di Stato si è reso necessario – spiegano le associazioni ricorrenti – dopo la prima bocciatura del Tar, che aveva condannato anche gli animalisti a pagare le spese legali (vedi articoli correlati).

Ora il Consiglio di Stato ha in pratica informato le parti dell’esigenza di dover interrompere la caccia per preservare “il prevalente interesse degli appellanti” ossia la vita degli animali. In attesa del 5 marzo, giorno in cui è stata fissata l’udienza per decidere nel merito e in maniera definitiva sulla questione.

Secondo la delibera della Provincia la caccia si sarebbe dovuta concludere a fine febbraio, quindi ora se ne riparlerà eventualmente in vista dell’estate, quando secondo la Provincia sarebbe potuta riprendere nel caso la quota dei 67 daini in eccesso da abbattere non fosse stata raggiunta (al momento pare siano solo una dozzina quelli uccisi dai cacciatori, quasi quotidianamentei disturbati dalle proteste degli animalisti). Ma tutto dipenderà dalla sentenza del 5 marzo.

«Pertanto – commentano gli animalisti, in particolare le associazioni Vittime della Caccia, Animal Liberation ed Earth – esclusa la presenza di cacciatori nell’area della Pineta di Classe, sarà possibile tirare un sospiro di sollievo e tornare a frequentare l’area verde pubblica serenamente. I cittadini possono così riappropriarsi di un bene comune e del diritto di vedere salvaguardati gli animali che vi abitano, di incontrarli pacificmente e di imparare a rispettarli, come buoni custodi, non come oppressori e loro carnefici. Con la ritrovata quiete vengono così anche meno le problematiche di ordine pubblico, che hanno visto recentemente il verificarsi di gravissimi atti da parte di gente armata contro persone presenti per difendere i Daini, atti inccettabili che devono trovare risposta in altra opportuna sede».

Nell’auspicare a un ripensamento da parte della Giunta della Provincia di Ravenna per un diverso approccio a questo tema, l’associazione Vittime della caccia è «certa di poter contribuire fattivamente assieme al Coordinamento “Viva i daini vivi della Pineta di Classe” di cui fa parte, proposte serie e concrete, aprendo al contempo un necessario dibattito sul tema “contenimento della fauna selvatica” attraverso metodi incruenti».

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