Le riflessioni di Baroncioni, consigliere regionale dell’ordine, dopo le mareggiate che hanno mandato sott’acqua i lidi ravennati
«Bisogna essere onesti e riconoscere che oggi vediamo il lato peggiore di quella espansione edilizia ma a quel tempo è stata una fonte di benessere con il traino del turismo che per i territori di costa è una risorsa fondamentale». L’economia era in espansione e il mattone dettava legge: «Si è costruito ovunque al punto che ora diventa difficile correggere le scelte pianificate in anni passati». Ma ora c’è da fare i conti con un mondo del tutto diverso: «Prima di tutto ci sono i cambiamenti climatici e poi i cambiamenti nella conformazione del territorio».
Le misurazioni attestano l’abbassamento del suolo a velocità variabili ma concrete: «La subsidenza non è un’opinione, è un fatto. Sulle cause si possono fare molte ipotesi che vanno prese con cautela ma resta il fatto che la terra si abbassa e il mare ha più facilità a entrare nei paesi di costa. Si può rallentare ma non arrestare, se non altro perché essendo una costa giovane il terreno si compata anche sotto il suo stesso peso e si abbassa». A cambiare non è solo il clima ma anche le tecniche dell’uomo nelle sue attività: «Nei campi coltivati stanno sparendo i fossi perché si utilizzano i tubi drenanti sotto terra, ma questo riduce la capacità di raccolta delle acque e si creano problemi».
E allora che si fa? Si attende il prossimo allagamento? «Dare autorizzazioni per costruire case ovunque poi rappresenta un problema. Ormai su questo fronte non c’è più spazio da edificare in certe località e si è risolto il problema così. Nella pianificazione futura almeno è pensabile, e a dire il vero dovrebbe esserlo già da qualche anno, imporre regole nuove e diverse in modo che quando si fanno modifiche alle strutture si debba aggiornare tutto cercando di essere pronti a fronteggiare i problemi». E poi metterci una pezza sapendo che si tratta a volte solo di tamponi: «Il ripascimento è utile a protezione della costa ma si sa che ogni anno va rifatto e costa risorse».