Accuse di truffa e falsità per un venditore porta a porta scoperto dai parenti che hanno trovato la lettera di benvenuto tra i clienti
Gli autori di queste truffe, come hanno potuto ricostruire i militari che hanno seguito il caso, sono alcuni disinvolti venditori porta a porta – di cui spesso sono vittime anche le aziende del settore che si affidano ad agenzie esterne per la vendita – che guadagnano esclusivamente a provvigione, all’incirca 8-10 euro per un nuovo contratto gas e 10-12 per uno di energia elettrica. Le tecniche per mettere a segno il raggiro sono svariate: solitamente si presentano spacciandosi per addetti del servizio elettrico, chiedendo che venga mostrata loro una bolletta sulla quale leggono il codice necessario per migrare da un fornitore all’altro. Addirittura a volte rubano le bollette dalle cassette della posta delle abitazioni per appropriarsi dei dati. Una volta compilato il modulo l’ignaro consumatore si ritroverà a pagare la bolletta di un nuovo fornitore, spesso molto più alta delle precedenti, senza saperlo.
I carabinieri di Faenza, grazie anche alle segnalazioni dei cittadini hanno proceduto negli ultimi mesi a numerosi controlli che hanno permesso di identificare molti venditori porta a porta specializzati nella vendita di energia elettrica e gas, i quali a volte non si sono qualificati correttamente oppure che hanno chiesto con troppa insistenza di firmare documenti o di visionare le bollette per suggerire offerte con risparmi allettanti. Il consiglio dell’Arma è di continuare a chiamare il 112 ogni qualvolta l’atteggiamento di questi venditori risulti sospetto oppure eccessivamente invadente e soprattutto bisogna evitare di firmare moduli, richieste o altro e mai dare copia della carta d’identità, meglio chiedere di lasciare il materiale a casa per vederlo con calma.