Il garante dell’infanzia bacchetta i servizi sociali di Ravenna

Fa discutere la prassi di dividere le famiglie sfrattate Avvocato di strada: «Ora vigileremo. E sindaco e prefetto?»

Anche nei nostri articoli lo avevamo sottolineato più volte (vedi correlati): la prassi dei servizi sociali di Ravenna di fronte alle emergenze abitative è quella di garantire un posto a donne e bambini sfrattati, ma non agli uomini, che si devono di fatto arrangiare. In questo modo è evidente che le famiglie che si ritrovano senza più una casa finiscono con l’essere divise dai Servizi sociali.

Una prassi contestata in particolare dallo sportello della onlus Avvocato di Strada che in queste ore rende noto – tramite una mail inviata alla stampa dalla coordinatrice Emanuela Casadio – che a seguito dell’esposto di una famiglia con bambini residente a Ravenna e ospitata dall’Asp (l’ex consorzio per i Servizi sociali) nell’albergo sociale di via Torre, il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna ha raccomandato all’Amministrazione «di considerare con più attenzione il portato dell’articolo 9, 1 comma, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, che attribuisce al minore il diritto a non essere separato dai suoi genitori. Pur dando atto che si tratta di un intervento di emergenza, la soluzione proposta non salvaguarda in pienezza l’unità del vincolo familiare e non può che essere considerata una soluzione del tutto provvisoria ed eccezionale. Si invita, pertanto, l’Amministrazione ad elaborare interventi di sostegno ai nuclei familiari che garantiscano in via prioritaria il superiore interesse del minore, ed in particolare il suo diritto a crescere con entrambi i genitori».

«Viene confermata – commenta Casadio –, purtroppo, la fondatezza delle nostre motivate censure in ordine al mancato rispetto del più elementare diritto dei bambini, quello di vivere e crescere con mamma e papà, evitando, a maggior ragione quando la famiglia vive situazioni di disagio o di fragilità economica e sociale – di dividere i nuclei familiari: mamma e bambini in struttura, papà fuori, in macchina o sotto un ponte. Vigileremo perché le raccomandazioni del Garante trovino concreta operatività nel preminente interesse dei minori e attendiamo con fiducia una risposta anche dal sindaco e dal prefetto ai quali anche era stato indirizzato l’esposto, per quanto di competenza».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24