Naviga in Darsena – associazione nata a Ravenna nel 2003 riunendo alcuni operatori del mondo portuale e turistico – aveva presentato pubblicamente un proprio progetto per il quartiere sull’acqua di Ravenna lo scorso autunno: oltre a un bar in piazzale Aldo Moro, una serie di campi sportivi attrezzati lungo la banchina sud. Ora quel progetto, almeno in parte, potrebbe concretizzarsi, a pochi metri di distanza.
L’associazione – come ci rivela il presidente Gian Paolo Monduzzi – in accordo con il Comune ha infatti acquisito in comodato dalla famiglia Tambini di Ferrara la gestione dell’area verde (4mila mq) al momento in stato di abbandono di fianco all’Almagià. Area affacciata comunque sempre sul canale che verrà così attrezzata per lo sport e che fungerà in particolare da collegamento tra la banchina (dove verrà realizzata una piccola area gioco per bambini) e il resto del quartiere. Per quanto riguarda il progetto nel dettaglio, nei mesi scorsi è stata attivata una piattaforma di crowfunding (www.ravenna.si) allo scopo di raccogliere fondi per realizzare strutture per, tra gli altri, parkour, basket, volley, tennis, street soccer, skate park.
La raccolta fondi è partita in particolare con il progetto sul parkour, con l’obiettivo di raggiungere 25mila euro. Al momento – a 40 giorni dalla scadenza – ne sono stati raccolti solo 2mila. «Era un progetto molto ambizioso – ammette Monduzzi –, alla scadenza chiederemo ai sostenitori se saranno disposti a lasciarci utilizzare quanto raccolto per realizzare una struttura ridimensionata, magari con un’aggiunta da parte della nostra società». In ogni caso, par di capire, un’area per il parkour verrà realizzata anche piuttosto a breve, per poi proseguire successivamente con gli altri sport.
Ma gli interventi dell’associazione nel quartiere non si fermeranno al piccolo campus sportivo. «Finalmente siamo in dirittura d’arrivo», dice Monduzzi a nome anche della società Darsena Futura nata da Naviga in Darsena, per partire (presumibilmente in estate) con i lavori per la realizzazione di un locale in piazzale Aldo Moro, l’area a ridosso della testata del Candiano che oggi ospita un parcheggio e gli stalli per i bus turistici. L’idea – con un investimento inferiore al mezzo milione di euro, interamente sostenuto dalla stessa società – prevede la realizzazione di un bar con ampie vetrate affacciate su entrambi i lati (il piazzale e la trafficata via Darsena) e un ufficio di informazioni turistiche. Inizialmente i promotori ne auspicavano l’apertura in occasione del raduno nazionale dei marinai di qualche settimana fa. Ma la burocrazia ci ha messo come spesso capita lo zampino e ora l’inaugurazione slitterà al prossimo inverno, se gli ultimi passaggi formali non subiranno intoppi. La società non ha ancora individuato il futuro gestore del locale che tra l’altro dovrà fungere anche da presidio per il sottopasso pedonale vicino al quale sorgerà, oggi degradato. L’idea di Monduzzi, in accordo con il Comune, è quello di sorvegliare l’area (anche con telecamere) che potrebbe poi diventare una piccola galleria d’arte.
