Dal 6 luglio si fa sul serio: dopo il rodaggio iniziato il 12 giugno entreranno in funzione a tutti gli effetti i quattro nuovi autovelox fissi installati dalla polizia provinciale di Ravenna. Per chi ha il piede troppo pesante sul gas ci sono sanzioni da 41 a 828 euro. Intanto il Comune di Cervia rende noti i dati delle multe staccate dai due apparecchi installati sulla statale Adriatica: 17mila infrazioni in 37 giorni per un incasso provvisorio al 31 maggio di 530mila euro.
Ecco dove saranno i nuovi occhi elettronici a sorvegliare la velocità dei veicoli: due nel comune di Ravenna sulla provinciale 253 San Vitale tra la rotonda di San Michele a via Monaldina (uno per ogni senso di marcia), uno a Cotignola sulla provinciale 31 Madonna di Genova (dal centro abitato verso la provinciale 7 Felisio) e uno nella frazione di Villaprati a Bagnacavallo sulla provinciale 8 Naviglio. Tutti i tratti interessati dal controllo elettronico hanno limite di velocità fissato a 70 km orari e le telecamere saranno in funzione senza soluzione di continuità 24 ore al giorno.
«Tutti gli strumenti utilizzati dalla polizia provinciale – si legge in una nota diffusa da Piazza Caduti – sono sempre stati sottoposti a verifica di funzionalità e taratura periodica in quanto la Provincia ha sempre ritenuto fosse opportuno e trasparente effettuarla anche in assenza di un obbligo di legge introdotto con la recente sentenza della Corte Costituzionale del 18 giugno 2015. Quindi anche i due autovelox posizionati sulla strada provinciale Quarantola in ottobre 2014 erano già stati tarati prima della loro entrata in funzione».
Tornando invece alla situazione cervese ecco il dettaglio dei controlli nei pressi dell’incrocio della Madonna del Pino. Complessivamente sono stati rilevati 16.998 infrazioni al limite di velocità sommando quelle in direzione di Ravenna (dall’8 aprile al 31 maggio) e quelle in direzione Rimini (dal 18 al 31 maggio): «La somma incassata dall’8 aprile al 31 maggio – scrive il Comune – è di 531.846 euro mentre i verbali pagati al 31 maggio sono 5.016 di cui 1.807 con decurtazione di punti».
Accompagnando la pubblicazione dei dati, l’assessore Gianni Grandu ha voluto fare cinque considerazioni: «Prima: l’installazione è motivata dal miglioramento della sicurezza. Seconda: il limite di velocità è 70 orari nonostante poco più avanti sia dei 50. Terza: gli apparecchi sono legittimi, chiunque può verificare sul sito istituzionale del Comune la documentazione. Quarta: c’è un valore etico e deontologico alla base di tale provvedimento. Quinta: oltre il 50 percento degli introiti sarà investito per gli aspetti della sicurezza, della prevenzione e della legalità nella nostra città, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade».