Gelato sessista? Anche la Cna si ribella «Inaccettabile chiedere il boicottaggio»

L’associazione artigiana contro le esponenti Pd sulla pubblicità di Nova «Reazioni esagerate. Intanto per solidarietà in gelateria c’è la fila»

Interviene pubblicamente anche la Cna, associazione di categoria degli artigiani, a difesa della gelateria Nova dopo le polemiche legate al manifesto pubblicato su Facebook e considerato sessista anche dall’osservatorio del Comune di Ravenna che ha di fatto spinto il responsabile dell’attività a cancellare le immagini dalla pagina Facebook della gelateria. In particolare, il responsabile del settore Alimentare della Cna di Ravenna, Jimmy Valentini, ritiene «inaccettabili» gli inviti al boicottaggio, arrivati sempre sul celebre social network anche da esponenti politici come due consigliere comunali del Partito democratico, Patrizia Strocchi e Mariella Mantovani.

«La nostra associazione – si legge nella nota della Cna – è da sempre, con atti concreti, sensibile e vicina alle diverse realtà cittadine che si occupano delle donne in difficoltà e proprio per questo non abbiamo paura ad affermare che questa volta da parte di molti si sia esagerato. La Gelateria Nova utilizza i moderni strumenti che i social mettono a disposizione con correttezza, sobrietà e simpatia utilizzando immagini dei prodotti, delle fasi di lavorazione, dei corsi di perfezionamento, foto di clienti che mangiano un gelato e ogni tanto realizzano anche delle immagini promozionali del proprio marchio. Per chi avesse avuto la pazienza di visionare queste immagini avrebbe trovato immagini eleganti, immagini che richiamavano la storia del locale e anche immagini in bianco e nero con ciclisti, immagini uniscono il gelato alla spiaggia e così via.
Non vogliamo entrare in ogni caso nella sfera personalissima di cosa sia moralmente lecito o accettabile per ognuno di noi rispettando ovviamente le leggi, su questo ognuno è libero di pensarla come crede».

«Il fatto – continua Valentini della Cna – che ci preme sottolineare è come la rilevanza istituzionale alla cosa abbia montato in maniera abnorme una vicenda di ben poco conto e che andrebbe lasciata, proprio per i contorni dell’immagine, a una questione da social network dove chiunque può, anche qui nel lecito, esprimere il suo pensiero. Invitare da parte di esponenti istituzionali e politici al boicottaggio di una attività artigianale familiare perfettamente in regola con tutte le normative è a nostro avviso una forzatura che non ci saremmo aspettati e anche al limite del consentito. Senza fare facile retorica, ricordiamo a tutti che le imprese artigiane e le piccole imprese sono l’ossatura della nostra economia e che in questi anni forse sarebbe stato più saggio da parte delle istituzioni locali e nazionali preoccuparsi della loro sopravvivenza con la stessa determinazione con cui ci si occupa di un caso come questo».

Per la cronaca, termina la nota, «al di là del danno di immagine che la vicenda ha avuto per la gelateria, proprio questa mattina c’era una fila significativa di cittadini che si è recata in gelateria per esprimere solidarietà ai titolari».

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