Dopo il licenziamento ha cominciato a perseguitare gli ex datori di lavoro con pesanti intimidazioni e anche minacce di morte: un uomo di 43 anni, operaio edile residente nel Forlivese, è stato arrestato dai carabinieri di Lugo che hanno condotto l’indagine coordinata dalla procura di Ravenna arrivando all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari.
Da alcuni mesi l’uomo aveva messo in piedi una vera e propria campagna persecutoria all’indirizzo di quelli che riteneva responsabili del licenziamento coinvolgendo anche i loro familiari. La ditta operava in provincia di Ravenna. Nel periodo più recente le minacce avevano assunto un carattere più grave portando al provvedimento del gip.
Nel giro di pochi giorni è il secondo caso nel Ravennate di un licenziamento che sfocia in vicende che vanno oltre le questioni economiche. L’8 settembre nella zona artigianale Bassette a Ravenna un camionista 55enne è rimasto sul tetto della ditta che lo aveva licenziato per un giorno intero minacciando di gettarsi: alla fine è sceso dopo un accordo siglato per 18mila euro di buonuscita dall’ex datore di lavoro e un nuovo lavoro in prova in un’altra azienda.