Stand sul gioco d’azzardo alla festa dell’Unità di Ravenna: è polemica

Il deputato Paglia contro il Pd: «Parole e fatti dissociati»

Dopo le slot machine nelle Case del Popolo (ancora presenti, nonostante pure il sindaco Matteucci aveva chiesto al suo partito di toglierle, vedi articoli correlati), nuove polemiche per il gioco d’azzardo nella “casa” del Pd.

A sollevare un nuovo caso è Massimo Manzoli del Gruppo dello Zuccherificio, l’associazione da tempo in prima linea sul territorio e che ha contribuito anche a realizzare progetti in collaborazione con l’Amministrazione comunale per contrastarlo. Il caso riguarda la presenza alla Festa provinciale dell’Unità del Pala De André di uno stand di gioco d’azzardo che pubblicizza i “giochi del Titano”, con tanto di hostess in minigonna che fermano i passanti e distribuiscono buoni da 20 euro da provare al casinò di San Marino.

«A me questa roba fa schifo», ha commentato su Facebook Manzoli, ripreso nel giro di poche ore anche da esponenti politici come il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, Pietro Vandini (che ricorda come sia la concessionaria Publimedia a occuparsi degli stand della festa, «ma il Pd evidentemente non ha ritenuto fosse inopportuno») o il deputato ravennate di Sel, Giovanni Paglia. «Parole e fatti sempre dissociati – commenta Paglia –. Nemmeno troppo, in realtà, se è vero che in Parlamento proprio il Pd ha affossato qualsiasi ipotesi di riforma del regime del gioco d’azzardo e ha favorito in tutti i modi Lottomatica e soci».

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