«Dedicheremo a Sergio Guerra un luogo significativo dello sport»

L’impegno del sindaco per ricordare il mago della mitica Teodora Venerdì 18 i funerali, il figlio: «Non sopportava le cerimonie tristi»

«Già me lo vedo, sbottare perché venerdì ha un funerale. Si vestirà con quello che trova, in due secondi, mia mamma lo sgriderà perché quando usciranno di casa lui non sarà come lei avrebbe voluto, arriveranno in chiesa, lei andrà avanti a salutare i parenti, lui resterà indietro, in ultima fila, aspettando furbescamente che il prete attiri a sé l’attenzione per svignarsela nel giardino. Ha sempre detestato le cerimonie, soprattutto quelle tristi, la tristezza proprio non la sopporta, perciò sappiatelo quando sarete lì. Lui vi aspetta fuori». Con questo messaggio condito da un pizzico di amara ironia, pubblicato su Facebook, Matteo Guerra saluta il padre Sergio: il profeta del volley, l’allenatore capace di cambiare lo sport vincendo undici scudetti di fila con la Teodora, è morto nella notte tra il 14 e il 15 settembre. I funerali si svolgeranno alla chiesa di San Vittore a Ravenna alle 9 del 18 settembre. Alle 10 il feretro passerà dal palasport Angelo Costa dove sarà reso l’omaggio delle atlete dell’Olimpia di ogni tempo.

Per il coach che guidò le ragazze della pallavolo bizantino, non poteva mancare il ricordo di Alfa Garavini, la presidente di quella società: «Con un sentimento di profondissima commozione la società Master Olimpia Garavini apprende la notizia della scomparsa del grandissimo Sergio Guerra, dopo un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute. Piangiamo l’uomo che ha trasformato la sua idea iniziale di pallavolo nel fenomeno sportivo che il mondo imparò a conoscere, con un dominio totale durato per 11 anni sul Campionato Italiano e le conquiste di titoli europei e mondiali. Di Sergio rimarrà indelebile nella storia di questo sport la capacità di averlo trasformato nelle metodologie di allenamento, nella preparazione tecnica, fisica, medica e mentale, grazie alla formidabile motivazione che lo animava e che sapeva trasmettere a tutte le atlete». Con lui in panchina Ravenna vinse undici scudetti in A1 femminile (dal 1980 al 1991), due Coppe dei Campioni (1988 e 1992), sei Coppe Italia, un Mundialito.

Il cordoglio della città è espresso dal sindaco Fabrizio Matteucci: «Ho reso omaggio a Sergio Guerra alla camera ardente e ho espresso alla moglie, alla madre e ai figli, Matteo e Michela, il cordoglio della nostra comunità. Sergio Guerra ha scritto pagine fondamentali della storia dello sport nella nostra città. La sua scomparsa è un gravissimo lutto per tanti ravennati, sportivi e non. Ci siamo lasciati con un abbraccio e con l’impegno di vederci con calma nelle prossime settimane per valutare insieme la mia decisione di intitolare a Sergio un luogo significativo dello sport ravennate».

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