Staccate le due opere di Invader di fronte alla basilica di San Vitale

Ignoti ripuliscono il muro del palazzo storico scelto dal celebre street artist francese nel corso della sua seconda visita a Ravenna

E così, dopo alcune minacce sui social network e una serie di lamentele raccolte sul posto nei giorni scorsi da alcuni testimoni, le due opere di Invader collocate nei giorni scorsi nei pressi della basilica di San Vitale sono state rimosse da ignoti. Si tratta delle rappresentazioni di Teodora e Giustiniano realizzate dal celebre street artist francese nel corso della sua ultima “invasione” – come le definisce lui stesso – a Ravenna, la seconda nel giro di un anno. Aveva installato altre 15 opere (per una quarantina in totale, di cui già un’altra era stata staccata perché pericolante) in omaggio alla città del mosaico (lui che è esso stesso in qualche modo un mosaicista, con le sue piastralle che ricordano i videogame), auspicando sui social network che potessero piacere ai ravennati. Non sono piaciute, evidentemente, a tutti.

In particolare alcuni residenti del condominio di fronte a San Vitale su cui erano state affisse – un edificio storico vincolato dalla Soprintendenza – avevano già espresso la loro rabbia, tanto che tra gli appassionati di street art ravennate circolava un certo timore e qualcuno stava pensando all’eventualità di chiedere la possibilità di introdurre un vincolo da parte della Soprintendenza anche per tutelare le stesse opere di Invader, così come è accaduto a Pisa per un murales di Keith Haring, dal valore inestimabile. Non c’è però stato il tempo neppure per aprire una riflessione.

Tra gli articoli correlati gli approfondimenti sulle due invasioni di Invader a Ravenna e le polemiche che ne sono seguite.

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