venerdì
11 Luglio 2025
l'agguato

Cooperante ucciso in Bangladesh, il ministro: «Isis? Non ci sono prove»

Cesare Tavella, l'autopsia conferma: raggiunto da tre colpi

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Cesare Tavella, il cooperante ravennate ucciso ieri a Dacca, è stato raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco sparati da dietro e da distanza ravvicinata. È quanto è emerso dall’autopsia realizzata sul suo cadavere. «Uno dei proiettili – ha precisato il medico legale Qazi Abu Shama – ha colpito la mano sinistra perforandola. È stato colpito poi due volte alla schiena. Uno dei proiettili è uscito attraverso il petto e l’altro è rimasto nel corpo».

«Non abbiamo trovato prove di un collegamento dell’Isis con l’assassinio ieri a Dacca del cooperante italiano Cesare Tavella»: lo ha dichiarato il ministro dell’Interno del Bangladesh, Asaduzzaman Khan Kamal. Nel corso di una conferenza stampa nel suo ufficio il ministro ha chiarito che «stiamo svolgendo le indagini sull’uccisione. E fino ad ora gli organismi investigativi non hanno trovato alcun legame fra l’Isis e l’assassinio».

Il ministro ha colto l’occasione per ribadire che l’Isis «non esiste in Bangladesh» e che tutte le volte che «qualcuno ha cercato di avviare un reclutamento per questo gruppo militante è stato arrestato». Kamal ha infine auspicato che gli autori dell’assassinio «possano essere arrestati quanto prima».

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