Sant’Agnese risale al quinto secolo. Soprintendenza, Comune e Fondazione valuteranno cosa fare con i reperti dissotterrati
La decisione di scavare ancora è stata presa ieri, 5 ottobre, in occasione di un incontro a tre tra Comune, Soprintendenza archeologica e Fondazione del Monte. I tre soggetti coinvolti nel cantiere (finanziato dalla Fondazione con 1,2 milioni di euro) si rivedranno fra un mese circa per sciogliere il prossimo nodo sul tavolo: cosa fare dei reperti dissotterrati? Le possibilità sono tre, che richiedono risorse e tempi diversi: la valorizzazione sul posto lasciando i reperti visibili a cielo aperto, il trasferimento in un contesto museale oppure l’interramento per un eventuale futuro nuovo disotterramento. L’altro dettaglio importante è infatti sui tempi: il Comune non intende sforare la tempistica annunciata che prevede il completamento dei lavori a giugno 2016.