Vandali alla Ca’ Rossa: rapaci in fuga E dopo lo sfratto, il Cra ora trasloca

Caos al Centro di recupero animali selvatici di via Canale Molinetto ma l’accordo è vicino: si trasferirà alla cooperativa La Casa

Alla mattina lo sfratto, di notte i vandali, il giorno dopo la protesta in piazza e la discussione in consiglio comunale. Due giornate decisamente intense per il Centro Recupero Avifauna Selvatica (Cra) di Ravenna che da circa 15 anni opera (ospitando e curando animali selvatici sotto sequestro o feriti, ritrovati nel territorio) nello stabile di proprietà comunale Ca’ Rossa, in via Destra Canale Molinetto, «acquisito dal Comune – come sottolinea nel question time discusso a Palazzo Merlato il Movimento 5 Stelle – grazie al lascito Zappaterra, le cui finalità erano quelle di ospitare attività senza fini di lucro destinate agli animali in difficoltà».

Dal 1991 il Comune ha concesso in uso la Ca’ Rossa alla associazione San Francesco che ne cura totalmente la gestione e la manutenzione – come ha sottolineato l’assessore competente in materia del Comune, Giovanna Piaia – e che ha deciso di allargare la propria attività di volontariato in difesa degli animali (senza fini di lucro) anche negli spazi del Cra, a cui aveva affittato un’area, da cui ora è stato per questo motivo sfrattato. Con l’ufficiale giudiziario inviato mercoledì mattina dal tribunale è stato raggiunto un accordo – come riporta il Corriere Romagna – e il Centro potrà restare alla Ca’ Rossa fino al termine del mese di febbraio. Nel frattempo, però – come riporta invece il Carlino – sarebbe già stato trovato un altro accordo con la cooperativa La Casa per il suo trasferimento negli stabili vicino al centro iperbarico, dove già è stato realizzato negli anni scorsi il dormitorio per i senzatetto.

Intanto però nella notte tra mercoledì e giovedì il centro è stato, come detto, visitato da alcuni vandali che hanno aperto e divelto tutte le gabbie e le voliere dove erano ospitati circa duecento animali, soprattutto volatili. In totale ne sarebbero rimasti un’ottantina, mentre gli altri sono fuggiti, per la disperazione dello storico gestore che ai quotidiani oggi assicura che faranno una brutta fine, essendo animali o feriti oppure non più abituati alla vita in natura. Tra gli oltre cento uccelli in fuga anche diversi rapaci tra cui gufi, civette, barbagianni e falchi.

RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
CGIL BILLB REFERENDUM 09 – 16 05 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24