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    Categoria: società

Ravenna Farmacie, bilanci sotto indagine Il presidente: «Certi di essere a norma»

Pirazzini, ex consigliere provinciale Pd: «Siamo sereni e collaboriamo» Fascicolo aperto in procura per il momento senza indagati

«Siamo sereni e certi di aver sempre operato nel rispetto delle norme alle quali è sottoposta un’azienda come Ravenna Farmacie, la cui gestione è orientata all’interesse esclusivo dei clienti e degli enti soci». Così Paolo Pirazzini, presidente della società che controlla quindici farmacie comunali in provincia di Ravenna, interviene per commentare la notizia di un’indagine aperta dalla procura sui bilanci dell’azienda pubblica. Le parole del massimo dirigente arrivano nelle redazioni con un comunicato stampa in cui si specifica anche che la serenità per l’operato svolto e «il rispetto dovuto al lavoro dei magistrati» portano il massimo dirigente a dire che non intende aggiungere utleriori precisazioni o commenti: «Ravenna Farmacie, come ha sempre fatto anche in passato, si è subito messa a completa disposizione degli organi inquirenti ed ha fornito tutta la documentazione che è stata richiesta. Abbiamo fiducia nell’operato della magistratura».

L’acquisizione dei primi documenti, come si legge dalle pagine de il Corriere Romagna che riporta la notizia, è avvenuta a fine dicembre quando gli investigatori della guardia di finanza hanno bussato in municipio. L’attenzione della magistratura (al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati) si concentra su due aspetti contabili che potrebbero evidenziare una anomalia: in quattro anni il fatturato è calato di undici milioni di euro eppure il bilancio 2014 si è chiuso con 300mila euro di attivo. Merito di una gestione oculata o altro? Saranno le indagini ad accertarlo. Al momento, come detto, l’azienda assicura di aver operato nel rispetto delle norme.

La società Ravenna Farmacie è una Srl controllata al 92,47 percento da Ravenna Holding, la cosiddetta cassaforte del Comune di Ravenna: è infatti la società per azioni detenuta da Palazzo Merlato per l’83,48 percento e in cui sono conferite tutte le partecipazioni nelle società pubbliche (Aser, Azimut, Ravenna Entrate, Romagna Acque, Start, Sapir, Hera).