Il vicesindaco chiede altri 30 pompieri per riaprire il distaccamento al porto

In provincia i vigili del fuoco sono 164: l’apertura del presidio fisso a Cervia ha reso necessario lo spostamento della squadra portuale

Potenziare l’organico attuale con l’aggiunta di trenta vigili del fuoco per arrivare al completamento della pianta organica provinciale che prevede 194 pompieri in modo da riattivare il distaccamento terrestre al porto di Ravenna. È la richiesta che il vicesindaco Giannantonio Mingozzi ha rivolto al ministero degli Interni, alla direzione centrale per le risorse umane e alla direzione regionale vigili del fuoco dell’Emilia Romagna facendo seguito alla medesima richiesta di aumento organico avanzata a fine dicembre dal comandante provinciale Pierpaolo Patrizietti. La richiesta di Mingozzi è stata comunicata anche alla prefettura.

La chiusura del distaccamento portuale è arrivata all’inizio di ottobre 2014, come già raccontato su queste pagine (vedi articolo tra i correlati). Il riordino delle strutture territoriali dei vigili del fuoco, decretato dal ministero dell’Interno in agosto e effettivo dal primo giorno di ottobre, ha causato la chiusura del distaccamento portuale per ridistribuire il personale in dotazione e garantire la trasformazione del distaccamento di Cervia da stagionale per il solo periodo estivo a permamente per tutto l’anno. La vicenda aveva sollevato le perplessità dei sindacati temendo una diminuzione della sicurezza complessiva: il consolidamento cervese è un miglioramento per quel territorio ma rappresenta un prezzo alto da pagare in termini provinciali modificando la copertura di una fetta importante di territorio.

Il vicesindaco ha inviato agli interlocutori istituzionali una lettera nella quale si esprime condivisione di quanto richiesto dal comando provinciale: «I vigili del fuoco di Ravenna – afferma Mingozzi – hanno garantito in maniera pressoché continuativa l’operatività di una squadra terrestre dislocata al distaccamento porto; questo dispositivo di soccorso non può essere pregiudicato da problemi di consistenza organica. La notevole estensione territoriale della zona nord del comune di Ravenna, la presenza del porto canale interessato da incrementi di traffico marittimo e mercantile e del terminal passeggeri, nonché delle 38 attività operanti in zona portuale e soggette alla normativa Seveso 3, che costituiscono più del 50 per cento di tutte le attività di questa categoria esistenti nell’intero territorio regionale, rappresentano le priorità per l’impegno dei pompieri».

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