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    Categoria: società

Bucci (Pigna): «Mingozzi punta la Sapir» La replica del vicesindaco: «Patacche»

Secondo il candidato sindaco il repubblicano mira alla presidenza «e cioè il garante del conflitto di interessi privati e pubblici al porto»

«Le tue sono tutte patacche»: il vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi, ricorre a un classico della romagnolità per smentire Maurizio Bucci, candidato sindaco della lista civica Pigna, che aveva criticato il silenzio del Comune sui recenti successi dell’Autorità portuale spiegandolo come conseguenze delle aspirazioni del repubblicano alla presidenza di Sapir «cioè di garante del grande conflitto di interessi politici e affaristici tra istituzioni locali e soci privati competitori».

Il successo di cui parla Bucci, oggi consigliere comunale del gruppo misto dopo l’uscita da Forza Italia, è il Fast Corridor: «Un progetto innovativo, finanziato al 50 percento dall’Unione Europea, grazie al quale si semplificano le procedure e si velocizzano i trasferimento delle merci, su gomma, dal porto di Ravenna all’Interporto di Bologna». Il primo intervento di questo tipo nell’Adriatico (innovazione già presente in altri importanti porti come quelli di Genova, La Spezia e Livorno), «la cui implementazione consentirà al nostro porto di essere più competitivo, intercettando nuovi traffici e merci a più alto valore aggiunto». Dopo la comunicazione di Ap, «la totale indifferenza del sindaco Matteucci, del vice sindaco con delega al Porto, Mingozzi, e pure dei finti oppositori della Giunta».

Il candidato sindaco infine mette in luce il repentino cambio di posizione maturato in pochi mesi da Mingozzi a proposito di Galliano Di Marco, presidente di Ap dal 2012 e in scadenza il prossimo 2 marzo: a ottobre quando si parlava di un suo possibile trasferimento a Trieste si spese perché la città se lo tenesse stretto. Addirittura un anno fa, in risposta ad una interpellanza di Bucci circa i conflitti tra il presidente Di Marco e il presidente di Pir Guido Ottolenghi, Mingozzi parlò così in consiglio comunale: «È doveroso, e lo sarà ancora in futuro se necessario, difendere il presidente Di Marco e il suo ruolo a Ravenna, perché è un dirigente capace, che lavora esclusivamente per il futuro del nostro scalo a tutti i livelli. Quindi per la qualità e caparbietà dimostrate teniamocelo ben stretto». Nelle ultime uscite invece Mingozzi boccia pesantemente Di Marco.

La replica del numero due di Palazzo Merlato, futuro capolista per il Pri che correre in appoggio a Michele De Pascale del Pd, è altrettanto pungente: «Non posso sopportare che nella vita politica e in campagna elettorale si costruiscano bugie sulle persone, al solo scopo di alimentare fumo e polemiche. Le sue sono tutte patacche. Io sono interessato a rappresentare il Pri e l’Edera alle prossime amministrative, come ho sempre fatto in tutte le campagne elettorali, spendendo faccia e impegno, chiedendo il voto senza che nessuno mi abbia mai regalato nulla. Forse, chi è abituato a cambiare partito così spesso non capisce le ragioni della coerenza e della storia personali che, per quanto mi riguarda, hanno un valore etico e morale al di sopra di qualsiasi altra ragione».