A giugno 2014 il bimbo di tre anni ucciso da un pirata a Ponte Nuovo mentre attraversava. Ora l’assicurazione nega il risarcimento
Matteucci esprime stupore e sconcerto per l’entità della sentenza per il pirata della strada (patteggiamento a due anni e nove mesi) e per il diniego dell’assicurazione al risarcimento, a suo giudizio dovuto, e non esclude altre iniziative su un caso che ritiene richieda delicatezza e determinazione.
Ecco il testo della lettera che ha inviato alla Fondazione. «Con la presente sono a sottoporVi una questione estremamente delicata. Proprio qualche giorno fa sulla stampa è apparsa la grave notizia che la famiglia del piccolo Gionatan Lasorsa, bimbo di 3 anni investito ed ucciso in via Romea a Ravenna il 22 giugno 2014, non riceverà alcun risarcimento dall’assicurazione per l’incidente che ha causato la morte del figlio. Il pirata della strada che investì il piccolo Gionatan omise il soccorso e scappò, fu ritrovato dopo una serrata caccia all’uomo e si scoprì che era persino in stato d’ebbrezza. Nonostante questo gli furono concessi i domiciliari a seguito di un patteggiamento. Il caso, sia per l’età della piccola vittima che per la dinamica, destò soncerto e costernazione fra tutti i Ravennati. Credo che il mancato risarcimento sia un ulteriore schiaffo morale alla famiglia di Gionatan che già ha tanto sofferto perdendo un figlio e vedendo il carnefice del piccolo condannato ad una pena a mio giudizio troppo lieve. Chiediamo quindi che venga valutata l’ipotesi di erogazione di un contributo alla famiglia, che magari potrà contribuire ad aiutare a finanziare gli studi del fratello di Gionatan. Auspicando che questa mia richiesta sia tenuta nella giusta considerazione, resto in attesa di un cortese riscontro».