È stato emanato dal Comune di Ravenna il provvedimento temporaneo sull’utilizzo degli impianti termici finalizzato al contenimento e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Pertanto, entra in vigore da oggi, 3 febbraio, fino a martedì 9 febbraio, eventualmente prorogabile se necessario per ulteriori sette giorni, l’ordinanza che prescrive: di ridurre le temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati (fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali; fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali).
Sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghi che ospitano attività sportive; il divieto di utilizzo di biomasse (legna, pellet, cippato, altro) in sistemi di combustione del tipo camino aperto nelle unità immobiliari dotate di sistemi di riscaldamento multi-combustibile.
L’inosservanza della ordinanza “contingibile ed urgente”, sarà sanzionata a norma di legge nella misura compresa tra 25 euro e 500 euro e la sanzione sarà imputata in solido al trasgressore e a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti dove tali inadempienze avranno luogo.
Si tratta di misure temporanee estese a tutto il territorio regionale in applicazione del Pair che, a seguito del verificarsi di 14 superamenti dei livelli di Pm10 in una provincia prevede vengano estese a tutti i Comuni capoluogo e quelli sopra i 50mila abitanti (come Faenza). Dal Bollettino di Arpa di ieri risulta che nella provincia di Modena si siano verificati i 14 sforamenti consecutivi che hanno determinato, appunto, le misure di contenimento.