Fanno discutere i nuovi provvedimenti antidegrado per la zona della stazione di Ravenna del sindaco. Udc: «Così si ghettizza…»
Lo ha annunciato il sindaco Fabrizio Matteucci in un’intervista rilasciata al Carlino di Ravenna, in cui sottolinea come le panchine in questione siano utilizzate solo da sbandati e che quindi non cambierebbe nulla per i cittadini. Un provvedimento analogo era stato preso un anno e mezzo fa circa sempre in zona (all’incrocio con via Alberoni) mentre il Comune è intervenuto in modo similare anche nei mesi scorsi, eliminando alcune ringhiere ai giardini Speyer e togliendo anche i giochi per i bambini nell’area verde vicino alla chiesa di San Giovanni Evangelista. «E la situazione è subito migliorata», assicura il sindaco dopo aver anche incontrato recentemente residenti e commercianti.
In una nota inviata alla stampa, commenta la decisione anche Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale dell’Udc. «L’eliminazione di alcune panchine proposta dal sindaco di Ravenna mi pare fuori luogo, anche se oggettivamente alcune di queste sono vero appannaggio di persone poco raccomandabili e spesso pericolose o anche semplicemente luogo di sosta di persone disperate e abbandonate a se stesse. Rimuovere le panchine – continua Spadoni – va in qualche modo nella direzione di ghettizzare determinate zone urbane, quando, invece, occorrerebbe agire con un’ illuminazione adeguata, arredi e parchi attrezzati e animati dalla presenza di negozi e attività di vario genere, oltre a prevedere interventi sociali di contrasto alla povertà. Togliamo pure le panchine come proposto dal primo cittadino, poi gli anziani o le persone che attendono il passaggio di un mezzo pubblico o semplicemente i cittadini che vogliono fermarsi per una breve sosta, saranno costretti a rinunciare alla loro libertà e al livello minimo di vivibilità. Non priviamo, dunque, i nostri cittadini di quei pochi arredi presenti lungo le strade e nei luoghi pubblici senza i quali non si favorisce certamente la socialità, ma piuttosto si operi con mezzi di video sorveglianza e con programmi più articolati di controllo e di presidio del territorio attraverso il Corpo di Polizia municipale preposta anche per azioni di prevenzione e di incontro con i cittadini stessi».