Le porte della multisala Cinemacity sono sempre aperte a esperti e professionisti che si occupano di ludopatia o di rapporti dei giovani con il gioco e vogliano visitare la sala giochi per verificare la presenza di macchinette potenzialmente pericolose tra quelle accessibili ai minorenni e quindi eventualmente suggerire accorgimenti che rendano gli spazi più sicuri possibili per la tranquillità delle famiglie. Arriva dalla direzione della nota struttura di Ravenna un’apertura al dialogo «per un confronto produttivo con chi ha segnalazioni da fare o iniziative positive da proporre» dopo le critiche ricevute nei giorni scorsi da vari fronti.
Gli attacchi – tra cui anche lo «sdegno» espresso da Ravviva Ravenna, associazione che quasi certamente darà vita a una lista civica in appoggio al Pd alle prossime elezioni comunali – sono nati dopo la prima segnalazione dell’associazione culturale Gruppo dello Zuccherificio (Gdz) – da tempo in campo con iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per constrastare la diffusione del gioco – sulla presenza al City di giochi che ricorrono al meccanismo noto come ticket redemption: una formula assolutamente legale che per legge non è equiparata al gioco d’azzardo e quindi accessibile liberamente anche da minorenni ma a giudizio del Gdz fin troppo simile alle logiche dell’azzardo al punto da considerarlo come un rischioso avviamento verso la dipendenza dal gioco che mette in pericolo i più piccoli.
«Va precisato che nei nostri spazi non esistono slot machine per bambini – fa sapere la direzione del complesso che riunisce cinema, bowling, sala giochi, ristoranti, bar –. Non ci sono mai state e non sono in arrivo». Le macchinette a cui fanno riferimenti le critiche delle associazioni sono di altro tipo: «Ci sono giochi che utilizzano la metodologia del ticket redemption e cioè generano ticket in base al punteggio conquistato e ai ticket è associato un premio ma si tratta di giochi che non presentano le caratteristiche dell’azzardo perché in tutti i casi il punteggio corrisponde a un minimo di abilità come ad esempio tirare a canestro o avere i riflessi per colpire una talpa che spunta o calcolare il tempismo per centrare un foro con una moneta». E su un’altra cosa dal Cinemacity non hanno dubbi: «Questi giochi non devono assolutamente essere associati alla ludopatia o attività che possono essere dannose per i più piccoli perché hanno il solo scopo del premio come fidelizzazione e ricompensa. Così come il brand di merendine regala una tazza con la raccolta punti».