Grazie a un accordo stragiudiziale per pianificare il pagamento dei debiti residui tra affitto e utenze, la Provincia di Ravenna non sfratterà lo storico Caffè Ramiro dai locali occupati al piano terra della sede dell’ente in piazza Caduti. Così è deciso da una recente delibera della giunta Casadio che modifica una precedente delibera di novembre 2015 (vedi articoli correlati) che aveva quantificato in 52mila euro il totale dovuto dando mandato di agire in giudizio per il recupero crediti e contestualmente promuovere lo sfratto.
Secondo l’ente pubblico il debito di 52mila euro era costituito da un anno di affitto (38mila) e quindici anni di fornitura idrica (14mila). La situazione debitoria al 31 dicembre scorso, come riassunta da Il Resto del Carlino di oggi che riporta la notizia dell’accordo raggiunto tra le parti, è stata ridisegnata a un totale di circa 45mila euro: 40mila di canoni di locazione arretrati e 5mila di rimborsi per fornitura idrica nel periodo 2010-14. Ecco i contorni dell’accordo: per l’acqua verrrà versato un forfai di 3mila euro, 20mila euro saranno pagati con la riscossione della fidejussione e i restanti 20mila euro saranno saldati in quattro rate. Il bar di Ramiro Recine resterà quindi dove è stato negli ultimi 32 anni.
.