Rapina al concessionario di auto Gli arrestati negano: «Pagato in contanti»

Un venditore ha denunciato minacce con una pistola per costringerlo a firmare il passaggio di proprietà ma l’arma non si trova

Non una rapina a mano armata con sequestro di persona ma una regolare compravendita pagata in contanti scoprendo addirittura in seguito un difetto dell’autovettura acquistata: i tre romeni residenti a Ravenna arrestati dalla polizia stradale, per una presunta rapina ai danni di un concessionario di auto di Rimini, respingono le accuse e forniscono una versione diversa.

Il venditore ha raccontato alla polizia di essere stato contattato dopo un annuncio online per la vendita di una Mercedes S500 del 2006 ma all’incontro sarebbe scattato l’agguato al punto da costringere il riminese a firmare le pratiche al Pra.

I tre accusati (due per la rapina e un terzo per ricettazione perché tentava di vendere la vettura che risultava rubata stando alla versione del concessionario) invece dicono di aver corrisposto il pagamento in contanti senza alcune pressione, completando le pratiche negli ufficio dell’agenzia dove nessuno ricorda armi e da dove il concessionario ha chiamato la sua segretaria senza lanciare allarmi. Tornando a Ravenna la coppia di conviventi che aveva comprato l’auto – presentandosi all’appuntamento in compagnia dei figli a testimonianza delle pacifiche intenzioni – si sarebbero accorti di un guasto al cambio per cui un officina di Bologna aveva presentato un preventivo accettabile. Ecco perché la polizia ha trovato l’auto in quell’officina.

NATURASI BILLB SEMI FAVE PISELLI 17 – 26 05 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24